• Lun. Set 16th, 2024

Caso Ischia Parla Un Geotecnico: La Verità Che Nessuno Dice!

Ischia: la catastrofe di Ischia che ha causato numerose vittime dopo la frana è ancora al centro di molte discussioni. Un geotecnico ha rivelato il suo punto di vista, con un’idea piuttosto innovativa fino ad ora…

 

Il disastro di Ischia ha sollevato tantissime polemiche ed ovviamente anche molto cordoglio per le tante vittime. Dopo il maltempo, infatti, una frana ha travolto delle abitazioni, facendo perdere la vita alle persone che vi abitavano all’interno. Da questo momento in poi si è parlato ampiamente di case costruite abusivamente e si sono scatenate delle polemiche anche in merito al condono. Un geotecnico, però, ha rivelato che c’è qualcos’altro dietro questa catastrofe.

Ischia: le parole sorprendenti di un geotecnico!

La frana che ha causato molte vittime ad Ischia continua a far discutere per tanti motivi. Infatti, come sempre quando avvengono catastrofi di questo tipo, si cercano delle responsabilità e delle motivazioni. Si sta parlando con grande insistenza di abusi edilizi, case costruite in ambienti poco sicure in cui era appunto proibito, e ci sono molte polemiche sull’argomento. Un geotecnico, Massimo Basile, con esperienza nel settore da 40 anni, ha preso la parola scrivendo una lettera al giornalista Nicola Porro che ha poi provveduto a pubblicarla. Dal suo punto di vista, infatti, c’è un qualcosa di non detto su questa tragedia e che nessuno ha preso in considerazione. Basile, ingegnere strutturista e geotecnico da molti anni, ha ritenuto che le cause dell’evento siano da ricercare anche nel modo in cui i vincoli vengono imposti. Secondo lui, non bisogna puntare il dito contro il mancato rispetto delle regole e delle restrizioni, come per esempio quelle legate al vincolo idrogeologico. Infatti, sebbene questi aspetti siano sempre da rispettare quando vengono imposti, non sarebbe quella la prima causa. Secondo l’ingegnere, il problema è da ricercare nel fatto che tali vincoli vengono imposti in maniera indiscriminata per evitare problemi di qualsiasi tipo. Le regole, infatti, molte volte sono imposte nell’ambito di ragioni scientifiche, a ragion veduta e sono quindi da rispettare, ma in altri casi vengono fatte in modo indiscriminato e libero. Basile ha infatti spiegato che, come nel caso di Ischia, tali regole per la costruzione sono state imposte come un vasetto d’inchiostro che si sparge su una mappa.

Ischia: il geotecnico punta il dito contro i vincoli per la costruzione!

Il geotecnico Massimo Basile ha fatto l’esempio dei limiti di velocità in autostrada per spiegare il suo ragionamento. Se il divieto di andare a più 30 chilometri orari è su uno o due punti, viene naturale rispettarlo, ma quando copre tratti di strada esageratamente lunghi, l’istinto di sopravvivenza ha la meglio e si preferisce non rispettarlo e fare attenzione da sé. Secondo l’ingegnere, il ragionamento è lo stesso per gli abusi edilizi. Vengono fatti divieti a 360 gradi, senza che ci siano ragioni scientifiche, semplicemente per evitare problemi in futuro ed anche in questo caso, come nell’esempio dell’autostrada, prevale l’istinto di sopravvivenza e l’abuso diventa una sorta di regola non scritta. Nella lettera a Nicola Porro, quindi, secondo Massimo Basile la responsabilità di chi ha voluto applicare questi vincoli tutto sommato sconsiderati, è presente come quella di coloro che hanno deciso di costruire abusivamente nelle aree ritenute pericolose o a rischio. La politica del no dappertutto, sempre, a volte senza motivazioni scientifiche, può quindi produrre, secondo quanto rivelato dal geotecnico, gli stessi effetti che si vorrebbero contrastare, con la costruzione delle case in tutte le aree pericolose. Quella dell’ingegnere è sicuramente una lettura diversa di quanto successo rispetto a quella che si è sentita nel corso degli ultimi giorni. Intanto infuria la polemica anche sull’argomento condono, che venne accelerato dal primo governo di Giuseppe Conte, che però sta respingendo tutte le accuse. Come sempre quando succedono catastrofi di questo tipo, insomma, si cerca di trovare un responsabile anche nel tentativo di evitare errori simili in futuro. Voi che cosa ne pensate? Avevate mai pensato a questa vicenda sotto la luce esposta dal geotecnico e secondo voi ha ragione? A voi i commenti!