• Gio. Nov 21st, 2024

Marco Pantani, Riaperte Le Indagini: Ecco Cosa Sta Succedendo!

Dopo 25 anni, il caso di Marco Pantani viene riaperto. Scopri le nuove rivelazioni su uno degli episodi più oscuri del ciclismo internazionale.

 

Marco Pantani: 25 Anni Dopo, Si Riapre il Misterioso Caso del Pirata

A meno di due settimane dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi, l’estate 2024 è scossa da uno dei casi più sconvolgenti dello sport: l’esclusione di Marco Pantani dal Giro d’Italia del 1999 per ematocrito alto. Venticinque anni dopo, la Dda della Procura della Repubblica di Trento ha riaperto l’inchiesta su questo oscuro e misterioso episodio che sconvolse il mondo del ciclismo. Sebbene attualmente non ci siano indagati, l’ipotesi di reato è 416 bis finalizzato alle scommesse clandestine, collegato anche al tragico decesso del ciclista. Marco Pantani fu trovato morto il 14 febbraio 2004 in una stanza del Residence ‘Le Rose’ di Rimini, e la sua morte rimane ancora avvolta nel mistero.

L’indagine, coordinata dal procuratore capo Sandro Raimondi e affidata alla pm della Dda Patrizia Foiera, è partita lo scorso anno a seguito di rivelazioni emerse in Commissione Antimafia. Tra coloro che hanno parlato del ‘caso Pantani’, c’è anche Renato Vallanzasca, che dieci anni fa dichiarò: “Mi dissero di scommettere contro il Pirata perché non avrebbe finito il Giro”. Secondo racconti e intercettazioni, la Camorra avrebbe agito per impedire la vittoria del campione romagnolo. La pm Foiera si è recata nel carcere di Bollate per interrogare Vallanzasca, ma non è chiaro se l’ex re della mala milanese, affetto da demenza, sia stato in grado di rispondere.

La Camorra Dietro l’Esclusione di Pantani? Le Nuove Rivelazioni

Sono passati 25 anni da quella fatidica mattina del 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio, quando Pantani fu escluso dal Giro d’Italia che stava dominando a causa di un ematocrito superiore al limite consentito. Questo evento segnò la fine della carriera e cambiò profondamente la vita dell’amato ciclista romagnolo. Pantani, soprannominato il ‘Pirata’, era un’icona del ciclismo mondiale, riconosciuto per la sua bandana, i suoi attacchi in salita e il suo modo di gestire le corse.

“Ma chi sei? Pantani” era una frase comune tra i ciclisti amatoriali, testimoniando la sua fama. “Cosa mi avete fatto?”, gridò Pantani quando seppe del tasso di ematocrito del 52%. In preda alla rabbia, ruppe una finestra con un pugno. Quella mattina, alle 10:10, venne escluso dal Giro. Solo poche ore prima, alle 6:30, i medici dell’Uci lo avevano controllato nella sua stanza d’albergo.

Pantani, già due volte sottoposto a controllo, era incredulo. “Oggi mi sveglio con una sorpresa, credo che c’è qualcosa sicuramente di strano”, disse uscendo dall’albergo scortato dalle forze dell’ordine. La sua squadra, la Mercatone Uno-Bianchi, si ritirò in segno di protesta. Pantani era lanciato verso la vittoria del secondo Giro consecutivo, dopo aver vinto anche il Tour de France nel 1998. Il giorno prima aveva trionfato a Campiglio, lasciando Paolo Savoldelli e Ivan Gotti a oltre cinque minuti di distanza.

Quella sera, lo staff della Mercatone Uno-Bianchi misurò l’ematocrito di Pantani, trovandolo conforme ai regolamenti con un valore del 48%. Questo fu confermato anche il 5 giugno, dopo un’analisi in un centro autorizzato Uci a Imola.

Pantani tornò alle corse nel 2000, conquistando ancora i suoi tifosi. Nel 2003 partecipò al suo ultimo Giro prima di essere ricoverato per curare depressione e dipendenze. Il 14 febbraio 2004, Pantani fu trovato morto per overdose di stupefacenti, un decesso su cui la famiglia ha sempre chiesto chiarezza.

Dopo 25 anni, è giusto riaprire le indagini? Marco Pantani riceverà mai giustizia? A voi i commenti!