Jannik Sinner, campione italiano di tennis che ha recentemente vinto l’Australian Open, non abita in realtà in Italia. Ecco perchè ha deciso di cambiare nazione!
Jannik Sinner, noto tennista italiano, ha trasferito la sua residenza da San Candido, in Val Pusteria, a Montecarlo nel 2020, scelta dettata da ragioni professionali. Egli afferma che Montecarlo offre condizioni ottimali per l’allenamento, con campi sempre disponibili e la presenza dei migliori giocatori. La scelta di Sinner non è stata guidata da motivazioni economiche, ma piuttosto dalla ricerca delle migliori condizioni per la sua crescita professionale.
Nonostante ciò, la sua residenza a Montecarlo ha riacceso le polemiche riguardo al pagamento delle tasse in Italia, dato che molti campioni sportivi scelgono il Principato per benefici fiscali. Montecarlo è noto per essere un luogo attrattivo per i campioni dello sport, con una fiscalità più favorevole rispetto ad altri paesi. Tuttavia, Nicola Pietrangeli, ex campione di tennis e residente a Montecarlo da decenni, difende Sinner, sottolineando che nel Principato si pagano le tasse e che non c’è nulla di illegale nella scelta di Sinner.
La presenza di Sinner a Montecarlo non è unica nel suo genere; altri sportivi di fama internazionale, come Matteo Berrettini, Novak Djokovic, e Max Verstappen, hanno fatto scelte simili. Queste decisioni vengono spesso osservate con sospetto, ma Pietrangeli enfatizza che in Italia spesso prevale l’invidia verso chi ha successo.
Sinner è descritto come un atleta umile e riservato, che evita i riflettori e mantiene un forte legame con la sua famiglia. Nonostante le polemiche, il suo talento e la sua dedizione al tennis lo hanno reso un fenomeno nazionale e un esempio per molti.
Tuttavia, la residenza a Montecarlo non esenta Sinner da tutti gli obblighi fiscali. Ad esempio, se dovesse vincere gli US Open, sarebbe soggetto alle tasse statunitensi sul montepremi. Inoltre, alcuni paesi, come gli Stati Uniti, tassano i loro cittadini sul reddito globale, indipendentemente dalla residenza. Questo dimostra che la scelta di trasferirsi in un paradiso fiscale non è una soluzione semplice o univoca per evitare oneri fiscali.
In conclusione, la decisione di Sinner di vivere a Montecarlo è una scelta complessa, influenzata da fattori professionali e personali, e non esclusivamente economici. Il suo caso apre un dibattito più ampio sulla fiscalità degli atleti e sulle percezioni pubbliche riguardo alle scelte di residenza e tassazione.
Cosa ne pensate? A voi i commenti!