Lilli Gruber, conduttrice di Otto e Mezzo su La7, ha commentato la notizia secondo la quale il ministro Sangiuliano avrebbe diffidato il programma radiofonico Un giorno da pecora. La trasmissione satirica avrebbe denigrato il profilo e l’immagine del ministro. Ecco, dunque, il commento della giornalista.
Otto e mezzo, Lilli Gruber: ”Non sappiamo se sorridere o se piangere”
Durante la puntata di Otto e mezzo tramessa su La7 il 6 Dicembre scorso, Lilli Gruber ha commentato la notizia della presunta diffida inviata dall’avvocato di Gennaro Sangiuliano al programma Un giorno da pecora. Il ministro della cultura, tra l’altro ex direttore di Rai 2, si sarebbe sentito mortificato e non gratificato nelle sue reali competenze. La conduttrice ha cominciato a parlare dell’argomento con i suoi ospiti, con un commento in cui ha affermato di non sapere se piangere o sorridere. È intervenuto, quindi, Luigi Caracciolo dicendo che è proprio il caso di ridere perché fa parte dello spettacolo.
Il direttore di Limes ha poi aggiunto che si tratta del solito rimbalzo tra il personaggio politico che si lamenta del gossip e il gossip che ci gioca su. Non sarebbe pertanto opportuno iniziare a fare querele contro quelle trasmissioni ritenute satiriche. A tal punto la Gruber ha precisato che si tratta di una diffida e che comunque non pensa che il ministro Sangiuliano potrebbe mai fare una cosa del genere. Successivamente Mario Sechi, direttore di Libero, ha
replicato dicendo che a lui hanno sempre detto di tutto e di più. Nonostante ciò non ha mai pensato di querelare o diffidare qualcuno.
I motivi della diffida di Sangiuliano
Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano avrebbe diffidato il programma satirico di Radio 1 con l’invito a non fare più battute su di lui e si riserva di compiere azioni legali e richiedere eventuali risarcimenti danni. Sembrerebbe, infatti, che la trasmissione abbia denigrato in modo sistematico l’immagine personale e il ruolo istituzionale del ministro, sottolineando la sua inadeguatezza e una scarsa preparazione culturale.
Nella diffida si confermerebbe la consapevolezza del tono ironico usato del programma condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Tuttavia si tratterebbe di un’intenzione diffamatoria più grave considerando chi è realmente Gennaro Sangiuliano. Il ministro, oltre che essere laureato in giurisprudenza, è professore a contratto in diverse università e dottore di ricerca. La notizia della diffida sarebbe stata diffusa da Il Fatto Quotidiano ma la conferma di Sangiuliano non è ancora arrivata. Dario Carotenuto, capogruppo in commissione di vigilanza Rai del Movimento 5 Stelle, è intervenuto sulla vicenda dicendo che, non essendo ancora arrivata la smentita del ministro della Cultura, l’informazione riportata da Il Fatto Quotidiano potrebbe essere veritiera.
La diffida rappresenterebbe un’umiliazione per l’intelligenza dello stesso, che sembrerebbe essere privo di senso dell’umorismo e poco predisposto alla satira. Oppure potrebbe trattarsi di una rappresaglia nei confronti della Cucciari? La conduttrice, infatti, alcuni mesi fa gli aveva domandato come mai avesse votato il Premio Strega senza aver letto un libro: a voi i commenti!