• Ven. Nov 22nd, 2024

Giallo Sul Caso Liliana Resinovich: Cosa Ha Visto Una Testimone!

Nuovi dettagli sul caso Liliana Resinovich rivelati nel programma “Chi l’ha visto?”. Spunta una testimone che avrebbe visto qualcuno…

 

Nuovi dettagli sul caso Liliana Resinovich rivelati nel programma “Chi l’ha visto?”. Spunta una testimone che avrebbe visto qualcuno nel luogo in cui è stato ritrovato il corpo senza vita della donna.

La 63enne Liliana Resinovich, scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021, è stata ritrovata morta il 5 gennaio 2022.

Ecco cosa ha rivelato la testimone.

Caso Liliana Resinovich: spunta una testimone

Nel corso di una puntata di “Chi l’ha visto?” in onda su Rai3, una testimone racconta di aver visto un uomo anziano con la barba bianca sul luogo del ritrovamento del cadavere di Liliana. Chi era quell’uomo e cosa ci faceva lì?

La donna l’ha visto proprio il 5 gennaio, quando è stato ritrovato il corpo di Liliana ricoperto da sacchi neri.

La testimone racconta nei dettagli cosa ha visto quel giorno. Si trovava nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste alle 6.50 insieme al suo compagno. La coppia vive a Muggia e lavora nel comprensorio dove si trova anche la struttura sanitaria.

La donna avrebbe visto un uomo anziano con la barba bianca, in abito scuro e un cappello con la visiera corta. A quell’ora e in pieno inverno, quel luogo era scarsamente illuminato, quindi l’uomo si aggirava con una torcia in mano. Potrebbe trattarsi del marito Sebastiano Visintin?

La nuova testimonianza può essere collegata alla scomparsa di Lilly?

Caso archiviato come suicidio ma Sergio Resinovich si oppone

Il marito di Liliana Resinovich non ha risposto alla testimonianza della donna, ci pensa il suo avvocato a fare le sue veci nei programmi Tv. Lui non è mai stato indagato ma semplicemente ascoltato dalla Procura durante l’indagine.

La Procura ha archiviato il caso come suicidio, ma le parti civili sono pronte ad opporsi all’archiviazione. Molto probabilmente, l’opposizione verrà presentata da Sergio Resinovich, il fratello di Lilly. Sergio si è rivolto all’associazione Penelope per la ricostruzione della vicenda.

Parenti ed amici della vittima non hanno mai creduto all’ipotesi di suicidio, soprattutto considerando le lesioni sul viso di Liliana.

Nicodemo Gentile, presidente di Penelope, ha descritto il volto di Liliana come quello di un pugile che ha finito un incontro. Inoltre, sui sacchi neri da cui era avvolta Lilly non sono presenti impronte digitali. C’è l’impronta di un guanto di stoffa e Lilly non indossava guanti. Se si fosse suicidata sui sacchi le sue impronte risulterebbero visibili. La Procura di Trieste ha liquidato le lesioni come ‘accidentali’.

Quelle lesioni oltre alla nuova testimonianza potrebbero far riaprire il caso.

Che ne pensate di questo giallo? A voi i commenti!