• Ven. Nov 22nd, 2024

Troppe Minacce: Ristorante Russo Costretto A Cambiare!

Un ristoratore russo si è trovato costretto a cambiare il nome del proprio locale, a seguito delle troppe minacce ricevute. Una storia che ha dell’incredibile, ma andiamo nel dettaglio di questa assurda vicenda!

Le sanzioni che l’Europa ha imposto nei confronti della Russia sono tante. Tutte accomunate da un unico scopo: cercare di fermare Putin e i danni che sta causando all’Ucraina.

Molti russi sono stati sanzionati nei loro beni di lusso e non solo. Quello che stiamo per raccontare è un caso triste, che riguarda proprio un uomo di origine russa, che ha dovuto prendere una decisione molto sofferta.

L’ imprenditore in questione, titolare di un ristorante situato nel centro di Roma, si è trovato costretto suo malgrado, a dover cambiare l’insegna al suo locale dopo aver ricevuto gravi minacce telefoniche da parte di ignoti.

Non solo, il povero gestore ha dovuto rimuovere dal suo locale ogni sorta di bandiera, che teneva esposta per stima e rispetto nei confronti dei clienti di varia nazionalità, che da lui erano soliti andare a mangiare.

Una storia insensata, che proprio il ristoratore in questione, che vuole rimanere anonimo, denuncia attraverso un’ intervista molto toccante e triste.

L’uomo gestisce il suo ristorante assieme alla moglie da ben 13 anni. Un lavoro che hanno portato avanti con passione e amore per il prossimo. Soprattutto l’integrazione culturale è stato il loro punto focale, che hanno voluto esprimere attraverso un menù ricco di specialità etniche.

Per anni nel suo locale si sono mescolate culture e clienti di varie nazionalità, dalla Georgia all’Azerbaigian, dall’Armenia alla Russia e per l’appunto anche dall’Ucraina.

Dal giorno in cui è scoppiata questa maledetta guerra tutto è cambiato. Il povero ristoratore si è visto crollare il mondo addosso, e vanificare tutto il suo lavoro.  Molti clienti hanno iniziato a boicottare il suo ristorante.

Continua la sua intervista, raccontando come già una volta gli era capitata la medesima situazione. Nel 2014 infatti, durante il conflitto nel Donbass, aveva ricevuto minacce e insulti solamente perché russo.

Oggi l’imprenditore a fronte di questo spiacevole episodio, si è visto costretto a rinunciare alla sua identità pur di non perdere la sua attività e proteggere le persone che ci lavorano.

Il clima gioioso non c’è più, le feste che era solito organizzare ahimè non hanno più clienti che le rallegrano con la loro presenza.

Il gestore conclude il racconto, con un profondo rammarico che riguarda episodi spiacevoli avuti con la stampa. Alcuni giornalisti appreso la notizia, sono andati a trovarlo nel suo ristorante per poter avere un’ intervista.

Ma una volta pubblicata, la storia raccontata non corrispondeva all’intervista che aveva rilasciato, e nel momento in cui ha chiesto spiegazioni al giornalista si è sentito rispondere solamente di cercarsi un avvocato.

Ma è giusto che i russi paghino per le azioni diaboliche del loro presidente? E’ giusto associarli a Putin come se loro stessi fossero dei piccoli Putini in giro per il mondo?

E se capitasse a noi? Anzi la storia ci ricorda che spesso l’italiano nel mondo viene descritto con 3 parole pizza, spaghetti e mafia.

A voi i commenti!