Un nuovo rischio si sta per abbattere sulla testa degli italiani. Secondo le nuove disposizioni, chi trasgredisce le regole può incappare in sanzioni di circa 100 €. Scopriamo, dunque, quali sono gli aspetti da tenere sotto controllo onde evitare provvedimenti economici di questo tipo.
Che cosa si intende per tessera sanitaria?
La tessera sanitaria può essere descritta come un documento personale che un tempo poteva essere identificato come codice fiscale.
Si tratta di una risorsa molto utile, poiché permette l’accesso a moltissimi servizi e può essere utilizzata anche all’estero, in quanto valida su tutto il territorio europeo.
Il documento è stato definito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in associazione con il Ministero della Salute. La sua distribuzione risale al 2004 e, da quel momento in poi, è diventato uno dei documenti di cui il cittadino non può assolutamente fare a meno.
Questo perché non solo riporta i dati personalissimi dell’individuo, i quali sono associati ad un chip e ad un codice fiscale. La nuova tessera sanitaria infatti, permette di accedere a prestazioni sanitarie urgenti e di ricevere assistenza di ogni tipo in Italia e in tutti i paesi d’Europa. Il documento ha una validità massima di sei anni.
Rischio tessera sanitaria: ecco chi rischia la multa da 100 €
Negli ultimi tempi sono emerse delle anomalie a carico di molte tessere sanitarie. Proprio per questo motivo, l’Agenzia delle Entrate ha disposto un nuovo sistema di sanzioni qualora il documento venisse utilizzato in maniera errata o risultasse sbagliato.
Al momento, questo provvedimento andrà a colpire gli istituti sanitari e gli ospedali, le Asl, le farmacie, ambulatori e strutture accreditate, le formule di assistenza integrativa e chiunque sia iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri.
La sanzione di 100 € scatterà laddove le informazioni dichiarate risultassero errate, trasmesse in maniera tardiva oppure nel caso in cui qualche dato venisse omesso al momento della dichiarazione.
Tutti i soggetti citati sopra, quindi, dovranno trasmettere al sistema sanitario i dati raccolti in sede di erogazione delle prestazioni mediche.
Trasmettere i dati è dunque fondamentale per far sì che l’Agenzia delle Entrate possa avere sotto controllo ogni singola prestazione erogata al cittadino.
I professionisti e tutti i destinatari della norma potranno quindi inviare le informazioni necessarie attraverso il portale del Sistema Sanitario, oppure inviando tutti i dettagli di ogni singola spesa.
L’ultima possibilità mette a disposizione un file zip nel quale inserire i vari documenti da trasmettere al sistema.
Cosa fare se non si è in possesso di una tessera sanitaria?
Ogni cittadino italiano ha diritto a ricevere una tessera sanitaria a pochi giorni dalla nascita. Solitamente è il Comune di appartenenza ad attribuire un codice fiscale in seguito alla dichiarazione di nascita. Questo verrà spedito a casa della persona interessata da parte dell’Agenzia delle Entrate tramite posta ordinaria.
Se ciò non avviene è possibile recarsi presso la propria Asl di riferimento e farne richiesta. Qualora il documento venisse perso è possibile richiedere un duplicato dopo aver effettuato la denuncia di furto e smarrimento.
Se invece la tessera sanitaria si rovina è possibile contattare l’Agenzia delle Entrate e presentare una richiesta di sostituzione della stessa.
Eravate a conoscenza dell’importanza di questo documento nazionale? Cosa pensate della nuova sanzione nei confronti di chi non rispetta le regole? A voi i commenti!