Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, di recente ha fatto delle dichiarazioni che alle orecchie degli italiani non sono sembrate vere. Ecco che cosa ha detto!
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha recentemente attirato l’attenzione per un bando speciale mirato a regolarizzare gli occupanti abusivi di un edificio in via del Porto Fluviale, zona Ostiense. Secondo quanto riportato da IlGiornale, questo progetto ha previsto l’utilizzo di 11 milioni di euro provenienti dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per ristrutturare l’edificio, precedentemente una caserma dell’Aeronautica Militare, e trasformarlo in alloggi pubblici.
Questo intervento è stato criticato per vari motivi. Prima di tutto, si sollevano dubbi sulla legalità e l’equità del processo, poiché le famiglie che hanno occupato abusivamente l’edificio da circa 20 anni sembrano essere state premiate con alloggi ristrutturati, nonostante la loro occupazione illegale. Ciò avviene in un contesto in cui 16mila famiglie a Roma sono in attesa di un alloggio popolare, dopo mesi di attese per l’aggiornamento delle graduatorie comunali.
L’edificio in questione ospita circa 56 famiglie di diverse nazionalità, con una prevalenza di persone provenienti dal Marocco, dall’Ecuador, dal Perù, dal Senegal, dal Pakistan e dalla Romania. IlGiornale sottolinea che molti degli occupanti non rientrano nei “nuclei fragili”, che sono il primo requisito per ottenere una casa popolare.
Laura Corrotti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e presidente della commissione urbanistica, politiche abitative e rifiuti, ha espresso forte disappunto per questa decisione. Secondo Corrotti, tale procedura è “vergognosa” e contraria al regolamento regionale, perché assegna alloggi ristrutturati con fondi pubblici a persone che hanno commesso un illecito.
Inoltre, c’è preoccupazione per il messaggio che questo bando potrebbe inviare in termini di legalità e gestione dell’abusivismo. Corrotti sostiene che Gualtieri non dovrebbe avere la possibilità di continuare a fornire alloggi agli occupanti abusivi e invita a promuovere un messaggio di legalità e a fermare la proliferazione dell’abusivismo.
Questa situazione a Roma solleva importanti questioni sulla gestione dell’emergenza abitativa, sull’equità delle politiche abitative e sulla legalità delle decisioni amministrative.
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