Non sono ore facili queste per la società Idra Social Shipping. Pare che i soci abbiano favorito lo sbarco dei migranti, ma non solo. Dura la reazione del Tribunale Di Ragusa!
Maxi sequestro presso la società Idra
Qualche ora fa il Tribunale di Ragusa ha deciso di autorizzare il sequestro di più di 100.000 € presso le casse della Comunità Idra Social Shipping. Si tratta di un’associazione in cui è presente anche Luca Casarini. Questo e alcuni suoi soci sarebbero stati accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, elemento che andrebbe a violare il codice della navigazione.
La Guardia di Finanza ha quindi indagato a fondo sulla questione e ha raccolto un gran numero di indagati. Oltre a Luca Casarini, troviamo anche Pietro Marrone ovvero il comandante della nave Mare Ionio e Alessandro Mezza l’armatore della Società Idra. In più occasioni si era parlato di un ipotetico coinvolgimento da parte di Casarini, ma ora la situazione pare aver preso davvero una brutta piega.
L’uomo però non ne vuole sapere di accusare il colpo, ed è per questo che ha deciso di scagliare la sua ira sul centrodestra, più precisamente su Piantedosi. Secondo Casarini, infatti, il Ministro sta inventando delle regole per accusarlo di qualcosa che non ha mai fatto. Farebbe più bella figura invece, a studiare meglio le convenzioni internazionali. Solo in questo modo potrebbe apprendere i fondamenti della sicurezza in mare e tutte quelle regole che vanno a disciplinare gli aiuti da dare a chi chiede asilo.
Quali sono state le accuse per Luca Casarini?
La questione è in realtà iniziata qualche anno fa, più precisamente nel settembre del 2020, e ha come oggetto principale la nave mare Ionio. Pare infatti che diverse persone fossero presenti su questo rimorchiatore da diversi giorni prima di ricevere delle indicazioni per essere ospitati in una struttura stabile. Sembra però che tutti questi accordi non siano stati presi consultando le autorità di Malta, ma nemmeno rivolgendosi a quelle italiane.
Pare inoltre che tutti gli accordi siano stati portati a termine solo quando la società è riuscita a percepire il guadagno relativo a tutte le operazioni delle quali si stava occupando. Tutto questo si è venuto a concretizzare quando, diversi mesi dopo, il portavoce della compagnia danese aveva ringraziato l’Associazione per i servizi offerti e per l’assistenza umanitaria ricevuta. E’ proprio in questa occasione che la Nazione aveva deciso di devolvere 125.000 € alla società, in modo da andare a coprire le spese sostenute che si erano effettuate per portare a termine questa sorta di impresa.
Queste ultime vicissitudini sono riuscite ad enfatizzare ancor di più il ruolo di Luca Casarini e di coloro che si sono occupati di organizzare questo viaggio di salvezza. Sicuramente le indagini dovranno essere approfondite, ma sarà la procura stessa a dover emettere una sentenza ed eventualmente punire tutti i colpevoli.
Eravate a conoscenza dello scandalo che si è abbattuto sull‘Associazione di Luca Casarini e dei suoi soci. Credete nella loro innocenza oppure è impossibile non supporre la loro colpevolezza? A voi i commenti!