• Dom. Nov 24th, 2024

Sanità Italiana, Burnout In Crescita: Ecco Cosa Si Rischia!

Esiste un lato oscuro della sanità di cui purtroppo si parla ancora molto poco. Ci riferiamo al fenomeno del burnout, una condizione che cresce sempre più e che porta con sé molte più vittime di quanto dichiarato. Ecco cosa sapere sull’argomento.

 

Cresce il numero di casi legati al burnout: di che cosa si tratta?

Non tutti sono sempre felici di recarsi al lavoro, ma esiste un particolare fenomeno, una condizione piuttosto diffusa, che può rendere questa attività qualcosa di odiato e inammissibile. Ci riferiamo al burnout, a quel senso di chiusura e sofferenza che viene a manifestarsi sempre più in tutte quelle persone che dedicano la propria vita al settore della cura e dell’assistenza. Burnout è un termine che può essere riassunto con la dicitura “bruciato”. Sta per l’appunto ad indicare l’individuo che manifesta una dose eccessiva di stanchezza e stress che potrebbero degenerare in comportamenti sbagliati.

Chi viene colpito da questa sindrome non ha più voglia di andare a lavorare e soffre terribilmente per il fatto di essere costretto a farlo. È stato osservato come questo comportamento si manifesti per lo più nelle professioni sanitarie, motivo per cui tante volte vengono messi in atto dei comportamenti da scongiurare sul nascere. Nelle ultime ore si è inoltre tenuto un convegno volto a monitorare la situazione al fine di evitare i casi di burnout e intervenire sulle situazioni a rischio. Pare infatti che nell’ultimo periodo si siano verificate varie
anomalie nel settore. Molte di queste sono sfociate in denunce di infortunio per atti di violenza, un problema sempre più attuale negli ospedali.

Il burnout è una condizione che può colpire tutti, ma spesso sono proprio le persone più fragili a non saper gestire questo problema. I motivi di questa pressione emotiva sono legati al carico di lavoro, alla mancata possibilità di intervenire nella maniera giusta e soprattutto all’assenza di personale che non consente il riposo necessario. Secondo alcuni studi, inoltre, anche l’esposizione a determinati macchinari potrebbe incidere sullo stress che le persone percepiscono, comportando delle anomalie nel loro comportamento e anche nell’organizzazione delle proprie mansioni.

I rischi del burnout: la parola all’esperto

Ad intervenire sulla questione è stato Marco Vitelli, il coordinatore per la salute e la sicurezza per Fp Cgil nazionale. L’uomo ha parlato di come svolgere lo stesso lavoro per più tempo nell’arco di un breve periodo possa incidere negativamente sul lavoratore. Per non parlare poi di tutte le volte che il personale sanitario viene esposto a dei rischi che potrebbero minare alla sua integrità, come ad esempio le aggressioni che si stanno verificando negli ultimi anni.

Non è stato fatto nulla per contenere questi atti di violenza e molto spesso i lavoratori non sanno come gestire la situazione e quindi vivono molto male il fatto di doversi recare al lavoro. Sicuramente è necessario intervenire per risolvere a fondo la questione ed evitare che sempre più persone possano manifestare i sintomi del burnout. Questo perché, a lungo andare, anche loro potrebbero diventare violenti nei confronti dei pazienti.

Ricordiamo infatti che si tratta di una situazione spiacevole che può invalidare la razionalità dell’individuo non solo sotto il profilo lavorativo, ma anche personale. Rabbia, instabilità emotiva, stanchezza, assenza di stimoli e perdita di motivazione sono i segnali di questa patologia silenziosa che, purtroppo, colpisce sempre più persone. Eravate a conoscenza di una sindrome nota con il termine di burnout? Pensate che lo Stato debba intervenire per aiutare queste persone? A voi i commenti!