Il famoso storico inglese Simon Sebag Montefiore ha esposto dichiarazioni forti per quanto riguarda il conflitto in Ucraina. Ecco che cosa ha detto!
Simon Sebag Montefiore, storico inglese e autore di fama internazionale, ha recentemente condiviso le sue opinioni su vari temi globali, in particolare sul conflitto in Ucraina e sulla questione israelo-palestinese. Nel suo dialogo con Fanpage.it, Montefiore sottolinea che l’Occidente deve sostenere l’Ucraina, poiché una vittoria di Kiev significherebbe la fine del potere di Putin. L’esperto di storia internazionale ritiene che la guerra in Ucraina possa segnare un ritorno alla “normalità” in Europa, una normalità caratterizzata dalla presenza di conflitti armati.
Montefiore, noto per le sue analisi approfondite sulla Russia e il Medio Oriente, ha anche scritto su vari argomenti storici. Il suo ultimo libro, “Il mondo. Una storia famigliare”, esplora la storia dell’umanità attraverso il prisma delle famiglie e delle dinastie, offrendo una prospettiva unica sui grandi eventi storici. L’autore tratta temi come guerra, epidemie e migrazioni, intrecciandoli con tradimenti personali, vendette e tragedie.
Riguardo al conflitto israelo-palestinese, Montefiore sostiene che la soluzione a due Stati, con la creazione di una Palestina libera accanto a Israele, è l’unica via percorribile verso la pace. Critica le azioni violente contro i palestinesi in Cisgiordania e sostiene che Israele deve rispettare il diritto internazionale, proteggere i palestinesi e fermare la difesa dei coloni.
In riferimento alla situazione in Ucraina, Montefiore ritiene che, nonostante le difficoltà attuali, l’Ucraina potrebbe ancora vincere se adeguatamente supportata dall’Occidente. Tuttavia, ammette che la situazione potrebbe evolversi in negoziati che porterebbero a nuovi confini per l’Ucraina, paragonando la situazione alla spartizione di territori tra India e Pakistan dopo il colonialismo britannico.
Montefiore esprime preoccupazione per il crescente autoritarismo e totalitarismo nel mondo, sottolineando che le società democratiche hanno perso fiducia in se stesse. Sostiene che le democrazie devono mobilitare il loro potere flessibile e riconquistare la fiducia perduta per affrontare efficacemente i tiranni.
Infine, commenta la passione dei dittatori per la storia, notando che aspirano al potere assoluto dei primi conquistatori. Conferma che Putin ha letto il suo libro su Caterina la Grande e Potemkin, suggerendo che il leader russo possa cercare ispirazione in queste figure storiche.
Montefiore conclude con un tono ottimista, pur riconoscendo la presenza di tragedie e oscurità nella storia umana, mantiene la fiducia nel genere umano e nelle sue capacità di superare le sfide.
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