A causa degli accordi tra Italia ed Europa, il prezzo della benzina e del diesel è costretto ad aumentare di molto, per via di pressioni dall’alto. Ecco quando e perchè succederà!
Dal 2027, l’Europa vedrà l’introduzione di un nuovo sistema di tassazione sulle emissioni di CO2 che influenzerà significativamente i prezzi dei carburanti, tra cui benzina e diesel. L’incremento previsto di 10 centesimi a litro potrebbe rivelarsi sottostimato, secondo vari esperti e studi recenti. Questo sistema di scambio di quote di emissioni, noto come Ets (Emission Trading System), già applicato a settori industriali inquinanti, verrà esteso agli edifici e ai trasporti.
Nonostante le stime iniziali di Bruxelles prevedessero un aumento di circa 45 euro per tonnellata di carburante, traducendosi in rincari alla pompa di 10 centesimi per la benzina e 12 per il diesel, uno studio di un think tank berlinese ha rilevato che il costo potrebbe quadruplicare, raggiungendo i 200 euro a tonnellata. Questa previsione mette in allarme coloro che dipendono da veicoli a combustione interna, particolarmente in un contesto in cui il passaggio a veicoli elettrici rimane proibitivo per molti automobilisti europei.
Per mitigare l’impatto economico di questi aumenti, è stata istituita un Fondo sociale per il clima da 87 miliardi di euro. Tuttavia, sorge il dubbio che anche questi fondi possano rivelarsi insufficienti per compensare l’aumento dei costi, sia per i carburanti sia per il riscaldamento domestico. Il dibattito su questa riforma è acceso, con politici e esperti che si interrogano sull’effettiva capacità di queste misure di proteggere i consumatori dalle fluttuazioni e dagli aumenti dei prezzi.
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