• Gio. Nov 21st, 2024

POS, Nuova Regola Nei Negozi: Non Accettate Queste Condizioni!

I commercianti italiani hanno dovuto munirsi di POS per agevolare la clientela che intende pagare con Bancomat o Carta di credito. Alcuni di loro, però, hanno adottato un sistema non proprio corretto: scopriamo quale.

 

Obbligo di POS: ecco le nuove sanzioni

Gli esercenti hanno l’obbligo di accettare i pagamenti con Carta di credito o Bancomat. Tale normativa è stata sancita il 30 Giugno 2014. Le attività commerciali devono quindi essere in possesso di POS, ovvero un terminale di pagamento. Il termine deriva dall’inglese “Point of Sail” e significa “punto di vendita digitale”.

La transazione è facilmente eseguibile attraverso il contatto della carta con il terminale. Il terminale, a sua volta, è collegato agli Istituti di Credito convenzionati. La regolamentazione è stata perfezionata il 30 Giugno 2022 con una novità. Coloro che non accetteranno i pagamenti con POS verranno sanzionati.

La multa corrisponde a 30 euro più il 4% del valore dell’acquisto che il cliente avrebbe effettuato. Finora, le sanzioni pecuniarie non sono mai state applicate ai rivenditori di tabacchi e articoli di monopolio. Circa un mese fa, però, tutto è cambiato: ora anche i tabaccai possono essere multati. La deroga è stata revocata il 26 Giugno 2023 con la Determinazione Direttoriale 355282 emessa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

I commercianti hanno sollevato una protesta relativa ai costi bancari. Molte volte il rifiuto del pagamento con POS è rivolto ai piccoli acquisti, non volendo pagare spese eccessive per un guadagno minimo. Anche questa però, è una scorrettezza nei confronti dei consumatori. Inizialmente, infatti, era stata stabilita una soglia di 30 euro, ridotta successivamente a 5. Dal 2022 gli esercenti sono obbligati ad accettare tutti i pagamenti elettronici, indipendentemente dall’importo. Nel 2023 l’Unione Europea ha bocciato la proposta dell’Esecutivo di innalzare la soglia a 60 euro.

Come comportarsi in caso di rifiuto di pagamento con POS?

Tutti gli esercizi commerciali e le attività che offrono servizi devono accettare i pagamenti via POS. Negli ultimi tempi però, alcuni commercianti si comportano scorrettamente, applicando una commissione sulle transazioni con carta. Questo per eludere i costi relativi ai pagamenti con POS. In alcuni casi, la commissione richiesta è addirittura di 1 euro. Come ci si comporta di fronte a una condotta così scorretta? Basta rifiutarsi di effettuare la transazione, facendo presente che il Codice del consumo vieta di applicare commissioni.

Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori, ha postato su Instagram un video relativo all’argomento. Il suo consiglio è quello di cambiare rivenditore nel caso in cui venga richiesto un costo aggiuntivo. Tale pratica è vietata anche dalle direttive comunitarie, pertanto non deve essere mai accettata. I commercianti possono commettere due scorrettezze. La prima consiste nel rifiutare il pagamento con POS, la seconda nell’accettarlo addebitando 50 centesimi o 1 euro al cliente.

Ogni violazione può essere segnalata alla Guardia di Finanza componendo il numero telefonico 117. I consumatori possono anche rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, facendo una segnalazione scritta. Questa dovrà indicare nome, data e ora dell’evento oltre alla zona dell’esercizio. In questo modo, l’Autorità competente potrà intervenire indagando sull’attività segnalata.

Possiamo concludere dicendo che dal 1° Gennaio 2023 il rifiuto di effettuare un pagamento, anche minimo, con il POS prevede una sanzione. Siete favorevoli all’utilizzo del POS oppure pensate che debbano essere stabiliti dei limiti di spesa prima di autorizzare il pagamento elettronico? A voi i commenti!