• Ven. Nov 22nd, 2024

Pessime Notizie Per I Frontalieri: La Svizzera Non Ha Pietà!

In un recente battibecco, la Svizzera ha accusato i frontalieri italiani, e l’Italia ha accusato i frontalieri Svizzeri. Ecco quindi che cosa cambia!

 

L’ultima modifica alla Legge di Bilancio italiana ha ridotto a 70 euro il tetto per il rimborso dell’IVA per gli acquisti effettuati da cittadini extra-UE, suscitando preoccupazioni in Svizzera. La Svizzera, confrontata con il fenomeno del “pendolarismo della spesa”, osserva un crescente numero di consumatori, specialmente nei cantoni di confine come Basilea, Ginevra e Ticino, che preferiscono fare acquisti in Germania, Francia e Italia, anziché nei negozi locali. Questa tendenza ha un impatto significativo sui negozianti svizzeri, specialmente a causa del valore più alto del franco rispetto all’euro.

La risposta del governo svizzero è in fase di valutazione. Attualmente, per una spesa inferiore ai 300 franchi oltreconfine, i residenti svizzeri non sono obbligati a pagare l’IVA. Tuttavia, sta emergendo la possibilità di ridurre questa soglia a 150 franchi, imponendo un’IVA del 8,1% sugli acquisti che superano tale limite.

Nel 2022, gli stranieri hanno speso 6,553 miliardi di euro in Lombardia, con 1,112 miliardi provenienti dalla Svizzera. Queste cifre potrebbero aumentare a seguito della politica del “Tax free shopping” del Governo italiano, che rende più vantaggiosi gli acquisti in Italia per i cittadini svizzeri.

Esempi eclatanti di questo fenomeno includono storie curiose, come quella di un uomo fermato alla dogana svizzera di Stabio con 100 panettoni, parte di un lotto di 600, evidenziando l’estrema natura di questo commercio transfrontaliero. Anche figure pubbliche svizzere, come l’ex-Presidente della Confederazione Doris Leuthard, sono state sorprese a fare acquisti in Italia, nonostante i loro alti stipendi.

Il governo svizzero spera che con l’eventuale nuova misura si possa ridurre l’attrattiva dello shopping transfrontaliero, nonostante l’IVA in Svizzera rimanga inferiore rispetto a quella italiana e di altri stati membri dell’UE. La situazione mette in luce la complessa dinamica economica e fiscale tra i due paesi, in particolare nei cantoni di confine, dove la vita quotidiana e le abitudini di spesa sono fortemente influenzate dalle politiche fiscali transfrontaliere.

Cosa ne pensate? A voi i commenti!