Nonostante le vacanze di Pasqua siano ormai alle porte, le notizie per gli italiani non sono di certo fra le migliori. Secondo quanto riportato dal Codacons infatti, le conseguenze relative al conflitto bellico fra Ucraina e Russia si faranno sentire sempre di più anche nei supermercati italiani. Ecco che cosa sta succedendo.
Pasqua 2022: aumento esagerato dei prezzi
Se fino a qualche mese fa, il problema principale era la pandemia, ora l’attenzione sembra essersi focalizzata sulla guerra tra Russia e Ucraina.
Le festività degli ultimi anni non hanno permesso agli italiani di riunirsi per festeggiare, in quanto i periodi di quarantena ed isolamento hanno colpito tutte le famiglie della penisola. Fino a poco tempo fa, la Pasqua era un’occasione per ritrovarsi con i propri cari e trascorrere dei piacevoli momenti insieme.
Per non parlare della gustosissima grigliata di Pasquetta, che ora sembra essere solamente un ricordo molto lontano. Purtroppo la prudenza non è mai abbastanza, in quanto il virus continua a mietere vittime.
A quanto pare però, il Covid non è l’unica problematica che potrebbe caratterizzare le nostre giornate nei prossimi mesi. In seguito alla guerra fra le due potenze dell’Est Europa, il carovita ha conquistato i supermercati e i ristoranti italiani.
L’aumento della benzina e delle forniture naturali, così come la maggiorazione sui beni di prima necessità si è fatto sentire notevolmente. Pare però che le brutte sorprese non siano ancora finite.
Le dichiarazioni rilasciate dal Codacons
Il Codacons è un’istituzione nata nel 1986 che ha il fine di tutelare i consumatori e l’ambiente senza alcuno scopo di lucro.
L’associazione in questione ha effettuato delle analisi che hanno previsto la presenza di molte spese aggiuntive. Secondo gli ultimi calcoli, queste si abbatteranno sugli italiani nei prossimi giorni.
Le persone si ritroveranno a spendere più di 100 milioni rispetto agli anni passati per fronteggiare la vita di tutti giorni. Oltre agli effetti della pandemia, tutto questo è stato causato dalle conseguenze della guerra.
Il prezzo del pane e quello del mais è infatti aumentato del 5% in pochi giorni e di queste risorse l’Italia è molto carente al momento. Allo stesso tempo, la nostra penisola riceve moltissime di queste materie prime proprio dall’Ucraina e dalla Russia, che però hanno abbattuto di molto le loro esportazioni.
Con il passare del tempo quindi, le risorse disponibili saranno sempre più limitate e, così facendo, il prezzo dei prodotti sarà destinato ad aumentare inesorabilmente.
Secondo Codacons, quindi, non solo ci ritroveremo a dover fronteggiare la penuria di beni primari ai quali siamo abituati da molto tempo.
Quel poco che ci verrà offerto, infatti, subirà un aumento dei prezzi non del tutto indifferente. Quest’anno l’uovo di Pasqua non sarà così facile da aprire poiché, al suo interno, la sorpresa non è sicuramente delle migliori.
Nel frattempo, tutti sperano che il conflitto fra la Russia e l’Ucraina cessi di esistere e che la pace possa tornare sovrana fra le due nazioni.
Qual è il vostro pensiero in merito all’aumento dei prezzi? L’inflazione continuerà ad abbattersi sull’economia italiana o si troverà un metodo per fronteggiare questa situazione?