Nuovo decreto bollette del governo Meloni: bonus sociali potenziati, aiuti per famiglie e nuove regole sul mercato libero. Ecco che cosa sta per succedere!
Il governo ha varato un nuovo intervento per contrastare i costi crescenti dell’energia. Attraverso un decreto specifico, vengono messi sul tavolo 3 miliardi di euro per ridurre l’impatto delle bollette di luce e gas. Questa misura sarà attiva solo per un periodo limitato di tre mesi.
La decisione è arrivata dopo forti pressioni legate ai rincari energetici che pesano su famiglie, imprese e consumatori. Tuttavia, le opposizioni e alcune associazioni non nascondono il loro scetticismo, giudicando l’intervento insufficiente a risolvere la situazione.
Tra le novità più rilevanti c’è il potenziamento del cosiddetto bonus sociale, una misura già esistente, ora resa più accessibile grazie all’innalzamento delle soglie Isee. Accanto a questo, sono previsti contributi straordinari per le aziende e una serie di azioni mirate a favorire il ritorno all’energia nucleare.
Il cuore del provvedimento è il rafforzamento del bonus sociale, che riceverà oltre la metà dei fondi stanziati. Questo sconto è riservato alle famiglie con difficoltà economiche e si applica per 12 mesi. Potranno richiederlo i nuclei con Isee fino a 9.530 euro, soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli.
Da aprile 2025, un contributo straordinario aiuterà ulteriormente i nuclei con Isee inferiore a 25.000 euro. In concreto, arriveranno 200 euro una tantum, destinati a più di 8 milioni di famiglie. Chi ha un Isee sotto i 9.530 euro potrà cumulare questo aiuto con il bonus sociale già esistente.
Il contributo extra sarà assegnato automaticamente a chi ha già presentato l’Isee e verrà riconosciuto dal secondo trimestre 2025. Chi invece presenta la dichiarazione in seguito, lo riceverà nel primo trimestre utile successivo.
Anche le bollette del gas saranno interessate da aggiornamenti nei prossimi mesi, con la possibilità di richiedere un contributo simile anche per l’acqua. La richiesta passa obbligatoriamente dalla presentazione della Dsu, necessaria per ottenere l’attestazione Isee. Dopo i controlli, il bonus viene concesso per un anno.
Sul fronte delle imprese, il decreto prevede tagli agli oneri di sistema, con particolare attenzione alle piccole e medie aziende. La componente Asos viene completamente azzerata per i clienti non domestici con potenza superiore a 16,5 kilowatt. In aggiunta, le imprese che versano le quote Ets per le emissioni riceveranno un rimborso pari a oltre il 60% delle spese sostenute.
Per chi è nel mercato libero dell’energia, il decreto è anche un’occasione per valutare il proprio contratto e verificare se è possibile risparmiare cambiando fornitore. Le bollette infatti contengono informazioni fondamentali da controllare, come la spesa per la materia energia e la distinzione tra quota fissa e quota variabile. Il primo passo è analizzare con attenzione queste voci e poi confrontarle con le offerte sul Portale Arera.
Ogni famiglia ha esigenze diverse, quindi è importante scegliere un’offerta su misura. Chi consuma molta energia dovrebbe puntare a ridurre il costo della quota variabile, mentre chi ha consumi bassi dovrebbe concentrarsi sul contenere la quota fissa.
Infine, il decreto prevede una proroga di due anni per il Servizio a Tutele Graduali. Questo meccanismo accompagna gli utenti vulnerabili nel passaggio dal mercato tutelato a quello libero. Oltre 11 milioni di persone, tra over 75, disabili e beneficiari di bonus sociali, potranno accedere a questa tutela aggiuntiva.
Cosa ne pensi di questo decreto? Secondo te, sarà sufficiente per affrontare il problema delle bollette? Lascia il tuo commento e facci sapere la tua opinione.