Lo Stato ha deciso di attuare un controllo per contrastare l’evasione fiscale in merito a quei pagamenti che poi non vengono correlati a ricevuta fiscale o scontrino. In questo modo, ogni tipo di dato tracciato sul Pos verrà trasferito e sottoposto all’azione del Fisco. Ecco che cosa succederà.
Nuovi controlli da parte del Fisco: multe salate per i commercianti
La legge stabilisce che tutti i commercianti che non si adegueranno all’introduzione del Pos entro il 30 giugno del 2022, potrebbero essere multati con sanzioni piuttosto consistenti.
Ecco perché è necessario regolarizzarsi per quanto riguarda l’utilizzo del Pos. Grazie a questo sistema sarà più facile effettuare ogni tipo di controllo, ampliando ancor di più l’obbligatorietà di scontrini e fatture fiscali.
Tutti i pagamenti effettuati con Bancomat e carta potranno essere monitorati dall’Agenzia delle Entrate. Il Governo non avrà l’accesso ai dati personali dei clienti, ma solamente la possibilità di verificare i movimenti effettuati senza l’ausilio dei contanti.
Verranno poi disposti dei controlli telematici per evidenziare eventuali anomalie nei pagamenti.
L’esercente dovrà quindi procurarsi un Pos, mentre il cliente effettuerà i suoi pagamenti con la carta.
In ogni caso, la banca trarrà beneficio da questo rapporto, in quanto otterrà una commissione per l’utilizzo del Pos, ma anche un margine di profitto annuale sulla carta.
Al momento sono due i circuiti che permettono di utilizzare questo nuovo modello di pagamento. Il primo si avvale di Visa, PagoBancomat e MasterCard che consentono un margine di guadagno agli istituti bancari. SiaNexi e Wordline invece, offrono la transazione in ogni momento.
La questione italiana legata alla presenza dell’Iva
Il Presidente Abi, Antonio Patuelli, ha dichiarato che uno dei grandi problemi che attanagliano l’Italia è legato alla presenza dell’Iva solamente su alcuni prezzi. Le persone vogliono spendere meno e quindi non richiedono la fattura.
Il cliente, invece, dovrebbe scegliere tutte quelle attività che consentono il pagamento tramite Pos. La morsa del Fisco si fa quindi sempre più stretta. Grazie a questo nuovo sistema, sarà più facile localizzare eventuali anomalie negli incassi.
L’obiettivo è quello di sconfiggere e ridurre al minimo l’evasione fiscale. Ulteriori provvedimenti sono stati presi anche nei confronti del riciclaggio, anche se non si hanno ancora moltissime informazioni in merito.
Il ruolo dell’Agenzia delle Entrate sarà centrale in questa faccenda: ogni tipo di attività dovrà trasmettere giornalmente gli incassi tramite l’utilizzo del Pos. In questo modo, sarà più facile verificare il numero degli scontrini battuti che, spesso, risultano essere inferiori agli acquisti effettuati.
Ogni controllo verrà eseguito nella completa tutela della privacy, in modo da garantire i dati degli utenti, analizzando le entrate e le uscite in campo economico.
La risposta dei commercianti al provvedimento
Ovviamente la risposta dei commercianti non si è fatta attendere, in quanto questi hanno accettato la proposta del Governo, ma vorrebbero eliminare le diverse commissioni sull’uso del Pos.
Secondo Confcommercio infatti, questo cambiamento deve essere incentivato con l’eliminazione delle commissioni, soprattutto in caso di piccoli pagamenti. Solo questa scelta potrebbe portare il cliente ad utilizzare il pagamento elettronico piuttosto che il contante.
I ristoratori hanno ribadito di aver accettato questo metodo di pagamento già da un po’, in quanto anche all’estero é molto più in voga rispetto all’utilizzo del contante. Molti di loro hanno però stabilito che è consentito pagare con carta solo superata una certa soglia.
Secondo voi è doveroso eliminare le commissioni quando l’importo finale non raggiunge una determinata cifra? Questo tipo di pagamento sconfiggerà l’evasione fiscale?