Le mucillagini nel Mar Adriatico questa estate sono una presenza costante. Ecco perchè accade questo fenomeno!
Nelle ultime settimane, le coste dell’Adriatico, specialmente quelle del Golfo di Trieste, delle Marche e dell’Emilia-Romagna, sono state sommerse da un’inusuale quantità di mucillagini marine. Questo fenomeno, spesso mal interpretato, è strettamente legato alla proliferazione di microalghe, alimentata dalle alte temperature e dall’afflusso di acque dolci causato dalle intense piogge.
Le mucillagini, sebbene possano sembrare preoccupanti, sono in realtà un fenomeno naturale e di per sé non rappresentano un pericolo diretto per la salute umana. Tuttavia, il loro aspetto “sporco” è dovuto alla capacità di queste sostanze gelatinose di raccogliere inquinanti e detriti lungo il loro percorso. Le mucillagini si formano grazie ai polisaccaridi e alle proteine prodotti dalle microalghe, come la Gonyaulax fragilis, che, in particolari condizioni, danno origine a questi aggregati vischiosi.
Contrariamente a quanto si possa pensare, le mucillagini non sono un sintomo diretto dell’inquinamento marino. Esse sono il risultato di processi naturali che si intensificano quando le temperature aumentano e l’afflusso di acqua dolce riduce temporaneamente la salinità del mare. L’Adriatico, essendo un mare poco profondo e con scarse correnti, è particolarmente vulnerabile a questi fenomeni. Le alte temperature, unite all’arrivo di grandi quantità di acqua dolce dai fiumi, creano un ambiente ideale per la proliferazione delle microalghe.
Le recenti ondate di calore hanno riscaldato ulteriormente le acque dell’Adriatico, accentuando un fenomeno già noto e documentato dal 1729. Negli ultimi decenni, le “esplosioni” di mucillagini sono diventate sempre più frequenti, soprattutto a partire dagli anni ’80. Il cambiamento climatico, con l’aumento delle temperature marine, contribuisce a rendere questo problema ancora più pressante.
Nonostante la percezione comune che le mucillagini “ritornino” in determinate stagioni, esse in realtà non scompaiono mai completamente. Possono spostarsi al largo, diventando meno visibili dalle coste, ma continuano a formarsi ciclicamente in base alle condizioni ambientali. Il riscaldamento globale, con il suo impatto sul clima e sulle temperature marine, non fa che aggravare la situazione, rendendo più probabili le condizioni favorevoli alla loro proliferazione.
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