Matteo Mariotti, un giovane 20enne, è riuscito a sopravvivere all’attacco di un pericolosissimo squalo. Ecco chi è e cosa ha raccontato!
Il 9 dicembre scorso, il 20enne Matteo Mariotti, originario di Parma, è sopravvissuto a un attacco di squalo nel nord ovest dell’Australia. L’aggressione, avvenuta sulla spiaggia 1770 della costa orientale, ha portato alla perdita di una gamba del giovane, che era in Australia per un periodo di studio e lavoro con l’obiettivo di iscriversi all’università e diventare biologo marino.
Matteo, grande appassionato di sport, si trovava in acqua con maschera e boccaglio quando è stato attaccato. Il terribile momento è stato anche catturato da una telecamera che indossava, e le immagini sono state condivise sui social. Dopo l’attacco, è stato ricoverato presso il Royal Brisbane and Women’s Hospital in Australia, dove ha subito tre interventi chirurgici.
A gennaio, è rientrato in Italia e attualmente si trova all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, dove prosegue le cure e si prepara per ulteriori interventi, inclusa la realizzazione di una protesi. Il professor Cesare Faldini, direttore della Clinica ortopedica I del Rizzoli, ha spiegato che l’obiettivo è salvare il ginocchio di Matteo e gestire il processo di riabilitazione nei prossimi mesi.
Il coraggio e la determinazione di Matteo emergono chiaramente dal suo desiderio di tornare in Australia, nonostante l’esperienza traumatica. Prima dell’incidente, era tornato a Parma per l’estate, dopo un primo soggiorno in Australia per imparare l’inglese, e poi era ripartito a settembre, lavorando in un’azienda agricola per rinnovare il suo permesso di soggiorno.
L’intervento tempestivo del suo amico Tommaso Agosti, infermiere e istruttore subacqueo, ha giocato un ruolo fondamentale nel salvargli la vita. Tommaso ha raccontato di aver usato una bandana per fermare l’emorragia fino all’arrivo dei soccorsi, una decisione che ha fatto la differenza tra la vita e la morte.
Il padre di Matteo, Michele, ha condiviso con la stampa i momenti difficili e la gratitudine per il fatto che suo figlio sia sopravvissuto. Ha parlato della forza e della lucidità di Matteo durante e dopo l’attacco, nonché della gratitudine verso coloro che hanno aiutato il figlio.
Questa storia di sopravvivenza e resilienza ha catturato l’attenzione e il sostegno del pubblico, offrendo una testimonianza della forza umana di fronte a circostanze straordinarie. Matteo ora si concentra sulla sua ripresa e sul suo obiettivo a lungo termine di diventare biologo marino.
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