• Gio. Set 19th, 2024

Investimenti, Atleti Sul Lastrico: Ecco Chi Si È Rovinato!

Molte volte alcuni investimenti sbagliati possono rivelarsi fatali, come nel caso di alcuni famosi atleti. Ecco di chi stiamo parlando!

 

Guadagnare milioni durante una carriera sportiva non garantisce un futuro dorato dopo il ritiro. Anzi, molti atleti, una volta lasciate le competizioni, si trovano a fronteggiare difficoltà economiche insospettabili. Nel calcio, nel basket, nella boxe o nel tennis, sono numerosi i campioni che, pur avendo incassato cifre astronomiche, hanno commesso errori fatali negli investimenti, rischiando di perdere tutto. Da Mike Tyson a Gianluigi Buffon, passando per George Best e Kenny Anderson, la lista di sportivi che non sono riusciti a gestire il loro patrimonio è lunga e sorprendente.

La risposta non è semplice. Molti atleti hanno dilapidato i loro guadagni in spese sconsiderate, ma un altro fattore cruciale è stata la cattiva gestione finanziaria. Alcuni sono stati mal consigliati o persino truffati da individui o agenzie senza scrupoli. È un monito per tutti: anche i guadagni più elevati possono svanire se non vengono gestiti con saggezza. Scopriamo chi sono questi atleti e cosa possiamo imparare dai loro errori.

Un’indagine di Sports Illustrated svela dati allarmanti: il 35% dei giocatori NFL dichiara bancarotta o subisce gravi crisi finanziarie entro due anni dal ritiro, mentre per i giocatori NBA, la percentuale sale al 60% nei primi cinque anni. Ma come è possibile che atleti con carriere che fruttano decine di milioni di dollari si ritrovino al verde?

Le storie di Mike Tyson ed Evander Holyfield sono emblematiche. Nonostante abbiano guadagnato rispettivamente 400 e 250 milioni di dollari, entrambi hanno dichiarato bancarotta poco dopo il ritiro. Lo stesso destino è toccato a molti altri atleti di fama mondiale, che hanno dilapidato il loro patrimonio in gioielli, scommesse, matrimoni disastrosi e investimenti fallimentari. Un esempio estremo è quello di Kenny Anderson, ex stella NBA, che ha dichiarato bancarotta subito dopo aver lasciato il basket, nonostante avesse guadagnato 63 milioni di dollari.

Anche nel calcio, le storie di rovina non mancano. Andreas Brehme, ex campione tedesco, si è ritrovato a lavorare per una ditta di pulizie per sopravvivere. Fabio Macellari, ex calciatore italiano, ha ammesso di aver sprecato tutti i suoi soldi nella droga e ora lavora come panettiere. E la storia di Joachim Fernandez, ex giocatore del Milan, è ancor più tragica: è morto di freddo a Parigi, vivendo come un senzatetto.

Alcuni atleti hanno perso forti somme per la loro incapacità di gestire aziende o per essersi affidati a collaboratori inaffidabili. Gianluigi Buffon, ad esempio, ha perso milioni in un’azienda tessile. Anche i calciatori Vieri e Brocchi hanno visto fallire le loro imprese, accumulando debiti considerevoli. Le truffe poi, non sono meno comuni. Sportivi come Roberto Mancini e Diego Armando Maradona sono stati vittime di raggiri che hanno eroso i loro patrimoni.

Le storie di questi campioni ci insegnano l’importanza di una gestione finanziaria oculata, indipendentemente dai guadagni. Riflettiamo su queste vicende e condividete le vostre opinioni nei commenti.