• Lun. Mar 31st, 2025

Un locale minuscolo, guadagni da capogiro e un giro oscuro da milioni. Ecco cosa si nascondeva dietro la Gintoneria di Milano!

 

Un locale di soli 70 metri quadri, ma capace di produrre quasi due milioni di euro in un solo anno. Questa è la storia della Gintoneria, l’elegante e discussa vetrina milanese che celava molto più di ciò che mostrava. Dietro le bottiglie pregiate e le luci soffuse, si muoveva un ingranaggio milionario alimentato da un vortice di sfarzo e segreti.

Nel 2023, la società Ginto Eventi Srl ha registrato ricavi vertiginosi: 1.912.174 euro, in netto aumento rispetto agli 1,4 milioni del 2022. Anche l’utile netto ha fatto un balzo: da 49mila a ben 114mila euro. Numeri che, messi nero su bianco, raccontano di un business che sembrava in piena espansione.

Ma secondo gli inquirenti, tutto questo non era che la superficie. Nelle pieghe della contabilità ufficiale si nasconderebbe un giro di denaro nero molto più grande. Le intercettazioni raccolte suggeriscono che Davide Lacerenza, fondatore della società, e Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, potrebbero aver riciclato fino a 80 milioni di euro. Il tutto attraverso una rete che avrebbe attraversato l’Italia fino all’Albania.

Dietro l’immagine patinata del locale si celava un sistema parallelo fatto di eccessi, pacchetti speciali e clienti disposti a tutto. Si parla di serate da 70mila euro, consumate in poche ore tra champagne di lusso, cocaina ed escort a domicilio. In una sola notte, un giovane erede milanese avrebbe speso centinaia di migliaia di euro, contribuendo al flusso di soldi che scorreva copioso dentro e fuori il locale.

Il ruolo di Stefania Nobile, secondo la Guardia di Finanza, era tutt’altro che marginale. Pur non comparendo ufficialmente come socia, avrebbe gestito in prima persona la contabilità, i rapporti legali e persino la logistica. Una presenza costante, dietro le quinte, ma ben radicata in ogni snodo del business.

Oggi, la Gintoneria è sotto sequestro e i suoi protagonisti dietro le sbarre. Quella che sembrava una favola imprenditoriale si è trasformata in un’intricata rete di accuse, sfarzi e illegalità.

Quante altre storie come questa rimangono ancora nascoste dietro i locali più esclusivi delle città? Lascia un commento con la tua opinione su questa vicenda sorprendente.