Il funerale di Franco di Mare ha lasciato un grande segno a tutti, soprattutto per via di un gesto clamoroso fatto in quel momento. Ecco che cosa è successo!
I funerali di Franco Di Mare si sono svolti recentemente nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo a Roma. Il giornalista, scomparso il 17 maggio a 68 anni, è stato vittima di un mesotelioma, una forma di cancro molto aggressiva causata dall’amianto. Alla cerimonia erano presenti la famiglia, gli amici e i colleghi della Rai, per la quale Di Mare ha lavorato gran parte della sua vita. Tra i presenti c’erano anche l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, e il direttore generale, Giampaolo Rossi. Il loro gesto all’arrivo in chiesa è stato notato da tutti.
La cerimonia funebre è iniziata alle 14. La moglie di Di Mare, Giulia Berdini, sposata solo due giorni prima della sua morte, era visibilmente addolorata e indossava occhiali scuri per nascondere le lacrime. Accanto a lei c’erano Stella, la figlia di Di Mare, e il fratello Gino. Numerose personalità del mondo della televisione e dello spettacolo erano presenti, inclusi colleghi giornalisti e conduttori che hanno condiviso momenti della carriera con Di Mare. Tra questi c’erano Bruno Vespa, Serena Bortone, Francesco Giorgino e Valerio Rossi Albertini.
Bruno Vespa, all’uscita dalla chiesa, ha commentato la presenza dei vertici Rai, esprimendo la speranza che l’azienda possa risvegliarsi dal torpore in cui era caduta. La partecipazione dei dirigenti Rai è stata vista come un segnale positivo.
Il 28 aprile, durante un’apparizione alla trasmissione “Che tempo che fa”, Franco Di Mare aveva annunciato pubblicamente la sua malattia, un mesotelioma contratto respirando particelle di amianto. In quell’occasione, aveva anche denunciato l’indifferenza della Rai che non aveva risposto alle sue richieste di ottenere lo stato di servizio per ricostruire la sua carriera lavorativa e capire dove poteva aver contratto la malattia. Aveva lamentato che i dirigenti dell’azienda, ad eccezione di quelli attuali, si erano dileguati di fronte alla sua malattia.
Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e avvocato di Di Mare, ha dichiarato che continuerà la battaglia per ottenere giustizia. Bonanni ha sottolineato l’importanza di individuare e punire i responsabili della morte di Di Mare, affermando che l’amianto è un pericolo noto e che l’azienda avrebbe dovuto adottare misure di protezione per i propri dipendenti inviati in zone a rischio.
In un’intervista con Fabio Fazio, Di Mare aveva rivelato che il mesotelioma era probabilmente una conseguenza del suo periodo come inviato di guerra in Bosnia. Aveva affermato che la Rai dovrebbe risarcire il danno e mettere in atto tutte le misure di protezione necessarie per i suoi dipendenti esposti a rischi simili.
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