• Dom. Apr 20th, 2025

Fiorello ha ricevuto di recente una grave denuncia, che lo ha portato quindi ad essere indagato. Ecco che cosa è accaduto!

 

Rosario Fiorello, noto per il suo stile ironico e pungente, stavolta potrebbe aver varcato un limite che gli costerà caro. Il comico e conduttore di VivaRai2! è infatti finito sotto indagine per diffamazione dopo una battuta che ha scatenato un vero e proprio terremoto istituzionale.

Tutto è nato da un episodio andato in onda nel suo programma mattutino, durante il quale ha paragonato la Liguria a un rave, citando lo scandalo che aveva travolto il presidente Giovanni Toti. In quel contesto, Fiorello aveva ironizzato sul fatto che servisse un nuovo vice, alludendo alla presenza di escort e cocaina, aggiungendo che per entrare in Liguria bisognava essere maggiorenni. Il problema? Ha fatto riferimento anche al vicepresidente Alessandro Piana, che però con quella vicenda non aveva nulla a che fare.

Piana, che si è sentito diffamato sia personalmente che come rappresentante dell’ente regionale, ha sporto querela. La Procura di Imperia ha aperto un fascicolo, affidato al procuratore capo Alberto Lari, e ora Fiorello si ritrova formalmente indagato.

Ma facciamo un passo indietro. L’inchiesta cui faceva riferimento Fiorello risale al 2021, quando a Genova venne scoperto un giro di prostituzione in un appartamento frequentato da volti noti della città. Due imprenditori vennero arrestati e una escort fece il nome di Piana. Tuttavia, si trattava di un errore: il vicepresidente ligure non è mai stato indagato né coinvolto nei fatti, risultando del tutto estraneo.

Quello che per lo showman poteva essere solo un momento di satira, si è trasformato in una questione giudiziaria delicata. Il confine tra comicità e offesa è spesso sottile, e in questo caso potrebbe costargli caro.

E adesso? L’indagine farà il suo corso, ma il dibattito rimane aperto: dove finisce l’ironia e dove comincia la diffamazione? Un comico può davvero dire tutto in nome della satira, oppure ci sono dei limiti quando si parla di persone e istituzioni?

Raccontateci cosa ne pensate: satira libera o responsabilità delle parole?