• Ven. Nov 22nd, 2024

Fassino Ne Ha Combinata Un’Altra: Scoperto Ennesimo Furto!

Piero Fassino ne ha combinata un’altra: avrebbe eseguito un altro furto, prima della vicenda del duty free. Ecco che cosa ha fatto!

 

Emergono nuovi dettagli sul caso di Piero Fassino, l’ex ministro e deputato del Partito Democratico, accusato di aver tentato di rubare un profumo dal duty free dell’aeroporto di Fiumicino. Gli uomini della Polaria stanno indagando su un altro presunto episodio simile avvenuto in precedenza, che coinvolge ancora una volta fragranze femminili di alto valore, tra cui il noto “Chance” di Chanel.

Secondo le informazioni riportate dal Corriere della Sera, in questa precedente occasione Fassino non sarebbe stato fermato, il che solleva interrogativi sulla possibile recidività del comportamento dell’onorevole. La situazione si complica ulteriormente per Fassino, che gode di immunità parlamentare, ma che potrebbe decidere di rilasciare dichiarazioni spontanee in merito.

Il caso ha suscitato un ampio dibattito mediatico e politico, poiché l’amministrazione del duty free ha deciso di procedere con la denuncia dopo l’ultimo incidente. Fassino ha descritto l’episodio come una svista, affermando di aver poggiato il profumo nella tasca del giaccone mentre era impegnato con telefono e trolley, e di essere stato successivamente fermato dalla sicurezza. Tuttavia, fonti vicine alle indagini suggeriscono che le immagini delle telecamere di sicurezza mostrano l’onorevole agire in modo sospetto e che, contrariamente a quanto affermato, non stava utilizzando il telefono al momento del presunto furto.

Inoltre, si riferisce che, in passato, il personale del duty free avrebbe ignorato comportamenti simili da parte di Fassino, ma che l’ultima interazione con la sicurezza sia stata meno cordiale e abbia incluso un acceso scambio di parole. Durante la discussione, Fassino avrebbe esclamato: “Lei non sa chi sono io”, frase che ha alimentato ulteriormente le polemiche.

La Polaria ha in programma di interrogare tutti gli addetti al negozio, inclusi quelli che non erano presenti il 15 aprile, per ottenere una visione completa degli eventi e determinare se ci siano stati altri casi simili. Queste informazioni saranno essenziali per la prima informativa che verrà inviata alla Procura di Civitavecchia, che dovrà valutare il caso.

Cosa ne pensate? A voi i commenti!