Molti ospedali italiani sono in una grave situazione di emergenza. Il problema sarebbe legato alla mancanza di personale infermieristico. Recenti analisi hanno rivelato che la problematica interesserebbe maggiormente le Regioni del Nord. Approfondiamo meglio questo argomento!
Emergenza sanitaria in Italia: mancanza di personale qualificato negli ospedali
La pandemia degli ultimi anni ha comportato grandi sforzi da parte degli ospedali e dei vari professionisti che vi lavorano. Infermieri, medici ed operatori socio sanitari hanno fatto di tutto per fronteggiare la situazione, spesso mettendo in secondo piano la loro vita e i loro affetti più cari.
A oggi quindi, si sta verificando una vera e propria penuria di infermieri, tanto che la Federazione Nazionale Dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche ha lanciato un allarme, evidenziando la mancanza di più di 70.000 infermieri.
La situazione sarebbe particolarmente compromessa nelle Regioni del Nord Italia, per poi migliorare progressivamente nella zona centrale della penisola e nell’Italia meridionale. Il sistema infermieristico italiano, quindi, avrebbe all’incirca 400.000 risorse in meno rispetto a quelle necessarie.
Pochi infermieri in corsia: i rischi del mestiere
Tutto questo non fa che gravare sulla qualità dei servizi offerti, poiché i pochi infermieri disponibili sono obbligati a coprire turni massacranti e stressanti.
Spesso infatti, devono fare i doppi turni ed effettuare molti più straordinari di quanto previsto dal loro contratto di assunzione. È stato stimato che, nella maggior parte dei casi, ogni professionista è costretto a svolgere quasi 5 ore di straordinario alla settimana. Per non parlare della fascia relativa ai turni notturni e domenicali.
Il mancato ricambio di personale comporta anche un brusco aumento dell’età degli operatori, i quali vanno in pensione sempre più tardi. Attualmente la fascia di età più operativa è quella compresa tra i 50 e i 56 anni, mentre scarseggiano i giovani che decidono di intraprendere questa professione.
Presumibilmente, con il passare degli anni le capacità cognitive di un individuo vengono meno, così come la prestanza fisica. Ecco perché infermieri più anziani e costretti a coprire doppi turni sono esposti ad un più alto margine di errore.
L’Intervento del Governo in merito alla carenza di personale infermieristico
Nonostante la figura dell’infermiere sia una delle più richieste in Italia, negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un calo di questa mansione tra i reparti delle strutture ospedaliere italiane.
Se il problema risultava essere particolarmente grave prima, in seguito all’avvento della pandemia è sicuramente peggiorato. Tutto questo non ha fatto altro che attirare l’attenzione del Governo, che si è ritrovato a dover gestire una situazione d’emergenza del tutto inaspettata.
Molti vuoti sono stati colmati dall’assunzione di personale straniero, in molti casi anche laddove questo non sia in possesso dei giusti titoli per ricoprire tale mansione sul suolo italiano. Tantissimi infermieri sono stati sostituiti da quelli che vengono definiti “oss”, ovvero operatori socio sanitari.
Si tratta di una figura professionale in forte ascesa, che può svolgere il suo incarico in ospedali, case di cura, residenze di riposo e strutture rivolte a persone diversamente abili.
La Fnopi ha quandi ribadito come oggi, a pochi giorni dalla Giornata Internazionale dell’Infermiere, la situazione italiana sia drammatica e di come si debba correre ai ripari prima che sia troppo tardi.
Come mai esiste una così grande penuria di infermieri in Italia? A voi i commenti!