In Italia di recente si sta sviluppando un’emergenza che caratterizza i giovani, in quanto ormai la pubertà arriva molto prima. Ecco quali sono i motivi!
Negli ultimi anni, in particolare nel periodo post-pandemico, i casi di pubertà precoce sono notevolmente aumentati, un fenomeno che ha interessato soprattutto le bambine. La pubertà precoce è una condizione che porta bambini e bambine a sviluppare le caratteristiche fisiche e psicologiche tipiche dell’adolescenza già a 8 o 9 anni, rispetto agli 11-12 anni considerati normali. Gli esperti ritengono che questa tendenza sia influenzata principalmente da fattori ambientali legati alle restrizioni della pandemia, come lo stress, la sedentarietà e l’uso eccessivo di dispositivi elettronici.
La condizione si verifica quando si attivano prematuramente gli ormoni sessuali, causando cambiamenti fisici come la crescita in altezza, lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari e, nelle ragazze, l’inizio del ciclo mestruale. Le statistiche indicano che la condizione è molto più frequente nelle bambine, con un rapporto di un maschio ogni dieci femmine.
Sebbene la pubertà precoce non sia generalmente grave, può causare problemi sia fisici che psicologici. Ad esempio, può anticipare la chiusura delle placche di crescita delle ossa, risultando in una statura finale più bassa. Inoltre, può portare a problemi di autostima e adattamento sociale, poiché i bambini affrontano cambiamenti significativi mentre i loro coetanei rimangono fisicamente bambini.
Il trattamento tipico per la pubertà precoce in Italia include farmaci come la triptorelina, che bloccano temporaneamente l’attività ormonale per rallentare la progressione della pubertà fino a un’età più appropriata. Tuttavia, è fondamentale un rapido riconoscimento e intervento per prevenire complicazioni a lungo termine.
Gli studi indicano che molti dei casi osservati nel biennio 2020-2021 potrebbero essere correlati a un aumento del peso corporeo dovuto alla ridotta attività fisica e a una dieta meno equilibrata durante i lockdown. Inoltre, l’esposizione prolungata alla luce blu emessa dai dispositivi elettronici potrebbe avere un impatto. Un recente studio condotto dall’Università di Ankara ha dimostrato che questa esposizione può anticipare la pubertà nei ratti.
Queste scoperte sottolineano l’importanza di uno stile di vita attivo e regolato per i bambini, specialmente in tempi di maggiore stress e isolamento come quelli vissuti durante la pandemia. Per i genitori, è essenziale monitorare da vicino lo sviluppo dei propri figli e consultare un pediatra se si notano segni di sviluppo precoce.
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