La pillola contraccettiva dei cinque giorni dopo può essere venduta a chiunque senza obbligo di ricetta medica. Questo vale anche per i minorenni, i quali sono liberi di acquistare questo prodotto senza alcun tipo di limitazione. Ecco quanto stabilito dal Consiglio di Stato in merito.
La decisione dell’Aifa: La pillola contraccettiva non richiede prescrizione medica
La pillola contraccettiva dei cinque giorni dopo può essere utilizzata laddove si sia reduci da un rapporto sessuale a rischio.
Questo concetto è molto lontano da quello legato all’interruzione volontaria di una gravidanza, in quanto si agisce prima dello sviluppo del feto.
Proprio per questo motivo l’Aifa ha deciso di vendere questo farmaco senza la presenza della richiesta medica. Questa possibilità viene concessa a tutti, anche ai minorenni che ne manifestano l’esigenza.
Ma qual è il parere del Consiglio di Stato e, soprattutto, cosa è stato deciso durante l’ultima sentenza relativa a questo argomento?
La decisione del Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato ha deciso di prendere in mano la questione, optando per la legittimità di quanto sostenuto dall’Aifa.
La pillola in questione, nota con il nome di EllaOne, non rientra nella categoria dei farmaci in grado di provocare un aborto, ma si avvicina molto di più ai farmaci da banco.
Per fare effetto il farmaco deve essere assunto entro cinque giorni del rapporto sessuale a rischio. É quindi un contraccettivo di emergenza da usare solo in particolari situazioni e del quale è assolutamente vietato abusare.
Il Consiglio di Stato ha quindi deciso di appoggiare la vendita del prodotto senza richiesta medica, anche se questo ha generato dissenso nelle associazioni pro vita.
La decisione è stata presa per il grande divario fra la pillola in questione e i farmaci abortivi. EllaOne infatti, non è in grado di procurare un’interruzione volontaria della gravidanza, ma solamente di inibire l’ovulazione, contrastando l’impianto dell’embrione.
Questa, quindi, andrebbe ad agire in via preventiva e non risolvendo un processo già iniziato. Il soggetto interessato, dunque, è libero di assumerla senza richiedere il parere del medico curante.
Le opinioni delle associazioni pro vita
Ovviamente la decisione presa dallo Stato non ha trovato il benestare delle associazioni pro vita, fra cui Family Day e molte altre ancora.
Queste avevano chiesto all’Aifa di introdurre l’obbligo della prescrizione medica per maggiorenni e minorenni. In questo modo, soprattutto le ragazze più piccole avrebbero dovuto coinvolgere i propri genitori, informandoli su quanto accaduto.
Le associazioni pro vita ribadiscono inoltre l’importanza di somministrare un farmaco così potente a persone che, spesso, non sono coscienti di quanto stia loro capitando.
Il Consiglio di Stato ha comunque optato per appoggiare la decisione dell’Aifa, constatando che quanto presentato dall’associazione pro vita andrebbe a lenire la libertà sessuale dei minori.
Allo stesso tempo, bisognerebbe intervenire anche per la vendita di tutti i farmaci da banco che non richiedono alcuna ricetta e questo sarebbe sicuramente illegittimo.
Al momento, quindi, EllaOne continuerà ad essere venduta a tutti coloro che ne hanno bisogno senza particolari prescrizioni.
Secondo voi la decisione presa dallo Stato è la migliore oppure bisognerebbe introdurre qualche tutela nei confronti dei soggetti minorenni?