Da poche ore è arrivata la decisione del Parlamento Europeo, che ha finalmente preso una decisione sulla commercializzazione dei motori a combustione. Ecco cosa è stato stabilito.
Il Parlamento Europeo valuta la riduzione delle emissioni di anidride carbonica
La Commissione europea ha deciso di prendere in esame diverse varianti al fine di preservare l’ambiente naturale e le condizioni ambientali.
Proprio per questo motivo, il Parlamento europeo ha quindi deciso di valutare la riduzione delle varie emissioni relative al rilascio di anidride carbonica che si viene a generare dalle automobili.
Verrà quindi introdotto l’obbligo di vendere veicoli in grado di produrre gas serra molto pericolosi nei confronti del pianeta. Il provvedimento decretato nelle scorse ore andrà a riflettersi su tutti i motori definiti a combustione, ovvero benzina, gpl e diesel.
Queste vetture non solo non potranno più essere messe in commercio, ma andranno rimpiazzate con veicoli elettrici, poiché le uniche eccezioni saranno destinati ai veicoli commerciali pesanti.
Questo intervento ha ottenuto la piena maggioranza ed è stato accolto con grande positività della maggior parte dei parlamentari europei.
Che cos’è il decreto salva Ferrari?
Il piano delineato nelle scorse ore dalla Commissione europea si avvale di un particolare emendamento che è stato ribattezzato come decreto salva Ferrari.
Si tratta di un’eccezione che, al momento, sarà valida per tutte le auto realizzate dai marchi di lusso. Queste, a differenza di tutte le altre, potranno continuare a circolare ricevendo una deroga fino al 2036. Tutto questo ha il fine di salvaguardare un bene molto importante per alcune Nazioni europee, tra cui l’Italia stessa.
Tutte le altre aziende implicate nella produzione di automobili invece, dovranno rispettare alcune regole stabilite dalla Commissione europea.
Tutti i veicoli che verranno immatricolati a partire dal 2030 dovranno produrre emissioni del 55% inferiori rispetto a quelle dell’anno scorso. Nel 2035 inoltre, tutte le emissioni dovranno essere azzerate, poiché si ha come obiettivo finale quello di annullare definitivamente la produzione di gas serra.
Ovviamente la questione è particolarmente delicata, in quanto il motore a combustione ha rappresentato una grande invenzione per il genere umano. In passato è stato fatto un piccolo tentativo di salvaguardare questo bene storico, ma nessun compromesso è stato raggiunto.
Questo perché, nella migliore delle ipotesi, le varie modifiche avrebbero consentito di ridurre le emissioni e non di azzerarle, obiettivo al quale invece punta l’Unione Europea. Tutto questo non avrebbe fatto altro che comportare gravi danni alle case automobilistiche, che avrebbero dovuto produrre dei veicoli sostenendo delle spese estremamente costose.
Il Parlamento ha quindi deciso di appoggiare e sostenere la proposta ricevuta dalla Commissione europea, anche se diversi interventi devono ancora essere esaminati. Il tutto dovrà infatti essere presentato al Consiglio europeo, un’istituzione rappresentata dei vari paesi membri della comunità.
Sarà proprio in questo contesto che le varie Nazioni potranno esprimere il loro parere e decidere se appoggiare il decreto o attuare altre modifiche per intervenire in maniera concreta nel rispetto dell’ambiente.
Siete favorevoli all’eliminazione dei motori a combustione o faticate ad abbandonare l’idea di un oggetto che, in passato, si è rivelato fondamentale per lo sviluppo dell’umanità? A voi i commenti!