• Ven. Nov 22nd, 2024

Diecimila Stranieri Chiedono La Cittadinanza: Ecco Come Reagisce Il Governo!

Più di diecimila stranieri hanno chiesto la cittadinanza italiana. Ecco qua la reazione del Governo Meloni!

 

La situazione in Veneto riguardo alla richiesta di cittadinanza italiana da parte di cittadini brasiliani, argentini e venezuelani sta creando un notevole impatto amministrativo e sociale. Si registrano circa 12mila domande in un anno, una media di mille al mese, che hanno portato a un’intasamento degli uffici amministrativi locali. Questo fenomeno, concentrato in Veneto a causa della storica emigrazione di italiani in Brasile, sta sollevando preoccupazioni per le future elezioni e per i quorum elettorali, come sottolineato dal presidente della Corte d’appello Carlo Citterio.

Le domande di cittadinanza, spesso presentate da intere famiglie, si basano sulla vecchia sentenza della Cassazione che ha permesso la cittadinanza ius sanguinis anche per discendenza femminile. La competenza, precedentemente del tribunale di Roma, è ora dirottata sui comuni, causando pressione sui servizi locali. Citterio suggerisce una rivisitazione della disciplina sulla cittadinanza, considerando che molte di queste richieste provengono da persone con legami familiari remoti e senza contatti diretti con l’Italia.

Un aspetto importante di questa corsa alla cittadinanza italiana è la maggiore libertà di viaggio che il passaporto italiano offre, come nell’Unione Europea e negli Stati Uniti attraverso il Visa Waiver Program. Questo sembra essere il principale interesse dei richiedenti, più che la partecipazione alle elezioni italiane.

La situazione ha generato malcontento in alcune aree, come dimostra il gesto simbolico del sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin. In segno di protesta, ha esposto la bandiera brasiliana e ironicamente ribattezzato il proprio comune “Comune di Val di Zoldo del Brasile, Stato del Rio Grande do Sul”. De Pellegrin ha dichiarato di dare priorità alle pratiche di cittadinanza iure sanguinis per evitare ulteriori ricorsi e denunce, un segno della frustrazione crescente per la situazione.

Questo fenomeno solleva questioni importanti su come gestire le richieste di cittadinanza, bilanciando il rispetto per il diritto di sangue e la necessità di mantenere un’efficace amministrazione locale.

Cosa ne pensate? A voi i commenti!