L’Unione Europea si prepara ad un possibile conflitto mondiale, mostrando anche un particolare kit che il cittadino dovrebbe possedere in caso di emergenza. Ecco di che cosa si tratta!
In un momento in cui si parla di scenari bellici e minacce globali, un imprevisto colpo di scena ha acceso i riflettori sulla conferenza dell’Unione Europea. Durante la presentazione del kit di sopravvivenza pensato per possibili emergenze in Europa, due alte funzionarie hanno trasformato il palco istituzionale in un siparietto tutto da raccontare.
Hadja Lahbib, commissaria Ue per la gestione delle crisi, ha risposto a una domanda con inaspettata leggerezza: ha affermato di essere pronta a tutto, anche a cucinare una perfetta pasta alla puttanesca. Il suo annuncio è stato accompagnato da un piccolo elenco della spesa: pomodori, capperi, olive e naturalmente pasta. Un modo tutto suo per dire che è organizzata, sì, ma anche con gusto.
La vicepresidente Roxana Minzatu, tra il divertito e l’imbarazzato, ha sorriso, lasciando che quella battuta inaspettata stemperasse per un attimo la gravità del momento. Tuttavia, non tutti hanno gradito l’ironia: alcuni osservatori hanno criticato il tono troppo leggero in un contesto così drammatico.
Il kit di sopravvivenza è stato pensato per garantire almeno 72 ore di autonomia a ogni cittadino europeo, in caso di disastri o attacchi. Include torce, acqua, viveri, denaro contante, occhiali, un coltellino multiuso e persino carte da gioco. Ma a quanto pare, per qualcuno non può mancare neanche un tocco di cucina mediterranea.
L’iniziativa PREPAREU punta a rafforzare la resilienza del continente. Oltre al kit, verranno messe a disposizione linee guida, rifugi, consigli pratici e una piattaforma digitale con informazioni personalizzate.
In un’epoca in cui la guerra non è solo fatta di bombe, ma anche di disinformazione e cyberattacchi, l’ironia della pasta può sembrare fuori luogo, oppure, per alcuni, un modo per non cedere alla paura.
E tu? Come ti prepareresti a un’emergenza? Preferiresti scorte di cibo o una ricetta del cuore? Partecipa alla discussione nei commenti.