Per Chiara Ferragni ancora non sono finiti i guai. Infatti, una sua dipendente avrebbe testimoniato contro di lei. Ecco che cosa ha detto!
Il libro di Selvaggia Lucarelli racconta l’ascesa e la caduta di Chiara Ferragni e della sua relazione con Fedez, mettendo in luce testimonianze di ex dipendenti della TBS Crew. Tra queste, emerge la storia di una ex dipendente, chiamata Giulia per ragioni di privacy, che ha lavorato per l’azienda dal 2019 al 2022. La testimonianza evidenzia diverse incongruenze tra il femminismo professato da Ferragni e le reali condizioni di lavoro all’interno della sua azienda.
Giulia ha iniziato come stagista, lavorando otto ore al giorno, inclusi extra ed eventi, per un compenso di soli 300 euro al mese. Lo stage non era formativo, ma prevedeva solo lavoro. Dopo un anno, le è stato offerto un contratto di collaborazione a 1500 euro al mese, senza però le tutele di un dipendente vero e proprio. Questa situazione, definita come una “finta partita Iva”, ha costretto Giulia a lavorare con obblighi da dipendente ma senza i diritti corrispondenti.
A due mesi dal parto, il braccio destro di Ferragni, Fabio Maria Damato, ha iniziato a darle compiti al di fuori delle sue mansioni. Successivamente, le è stata offerta la posizione di manager editoriale del sito a 1600 euro al mese, senza rimborso spese. Quando Giulia ha chiesto del tempo per riflettere, la proposta è stata ritirata dopo solo 12 ore. Damato le avrebbe detto: “Hai anche appena partorito, dove pensi di andare”.
Charlotte Matteini, giornalista, ha messo in risalto queste testimonianze tramite un video sui social, evidenziando l’incongruenza tra l’immagine pubblica di Ferragni e la realtà vissuta dai suoi dipendenti. Secondo Matteini, Ferragni era poco coinvolta nella gestione diretta delle sue società, affidando questo compito a Damato e al team aziendale. Non conosceva nemmeno i nomi dei suoi dipendenti, ma firmava personalmente i contratti.
La vicenda del “pandoro gate” e della beneficenza ha già scosso l’immagine dell’influencer, e queste nuove rivelazioni complicano ulteriormente la sua situazione. Oltre a dover ricostruire la sua reputazione, Ferragni deve affrontare la fine della sua storia d’amore con Fedez, aggiungendo ulteriori sfide al suo percorso.
Questa situazione solleva interrogativi sulla coerenza tra i valori proclamati da personaggi pubblici e le pratiche reali nelle loro attività imprenditoriali. La testimonianza di Giulia e le indagini riportate nel libro di Lucarelli offrono uno spaccato di una realtà lavorativa che contrasta fortemente con l’immagine promossa da Ferragni.
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