Negli ultimi giorni, abbiamo assistito ad un aumento esponenziale di molte risorse primarie. La guerra scoppiata in Ucraina da parte dei russi, sembra esserne la principale causa. Ma è il costo del carburante che preoccupa tutti. La verità trapelata nelle ultime ore ha dell’assurdo. Il reale motivo del suo aumento è un altro. Andiamo a scoprirne di più!
Si è parlato molto, negli ultimi giorni, della crisi economica che sta investendo tutta Europa. Il motivo principale è da imputare agli atti ostili perpetrati dai russi, ai danni degli ucraini. Il conflitto, sta mettendo in ginocchio le casse di moltissimi paesi.
Ma una verità, da poco, si è manifestata nella sua complessità, e quello che credevamo fosse la causa, in realtà non lo è per come si pensa. In qualsiasi area di rifornimento il prezzo che si legge, di benzina e diesel, è di quasi 2.00€ al litro.
Qual è il vero motivo che si cela dietro l’aumento della benzina? Andiamo nel dettaglio!
Il costo della benzina e del diesel in Italia, non è come quello del resto d’Europa. Il motivo è semplice quanto sgradevole.
A differenza degli altri paesi europei, noi portiamo una croce da molto tempo, che ci colpisce a tradimento ancora una volta. Stiamo parlando del costo delle accise, che insieme pesano per oltre la metà del prezzo dei carburanti.
Sono anni che si discute la presenza di questa inutile tassa, che continua a pesare sulle nostre tasche da moltissimo tempo. Tanti fatti storici hanno sconvolto l’Italia, e tutte le volte si è detto di eliminarla, ma siamo ancora qui e niente è cambiato.
In tutto questo, i poveri gestori delle stazioni di servizio, non stanno guadagnando niente ma anzi, si ritrovano a pagare di tasca loro i soldi delle accise. Proprio per questo “Trasportounito”, una delle associazioni dell’autotrasporto, ha annunciato un blocco nazionale dei rifornimenti per lunedì prossimo.
“Unatras” invece, ha indetto una manifestazione nazionale per il 19 di Marzo. In Sardegna sono già iniziati i blocchi dei porti, e molte navi sono ferme per la stessa ragione.
Il caro benzina è iniziato a farsi sentire prima che scoppiasse il conflitto. L’Opec, che altro non è che l’alleanza tra i paesi produttori di petrolio, ha deciso di non incrementare la produzione. Di conseguenza, il Brent, il petrolio estratto dal Mare del Nord, ha sfiorato prezzi record.
Quello che è sotto gli occhi di tutti, è la crescita progressiva dei prezzi di tutte quelle risorse che importiamo dalle zone protagoniste del contrasto. Rincari sulle bollette di luce e gas stanno innescando una serie di malumori.
Ogni guazzabuglio, diventa un pretesto per dare vita a speculazioni di ogni genere. In un momento storico come questo, dove Russia e Ucraina si ritrovano allo scontro, c’è chi vuole speculare sulle risorse importate. Molti sono coloro che vogliono trarre un vantaggio da una condizione sfavorevole.
Ma a fronte di tutto ciò, il governo Italiano non può e non deve pesare sulle tasche degli italiani, speculando attraverso una tassa che non ha più motivo di esistere. L’accise deve essere eliminata una volta e per tutte.
Cosa ne pensate?
A voi i commenti!