La pandemia non è di certo stata debellata poiché, giorno dopo giorno, emergono inquietanti dettagli su quella che sembra essere una nuova ondata di contagi. Sebbene le norme che vadano a regolare l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali e il vaccino siano poco comprensibili, si sta ragionando sui termini dell’isolamento. Chi risulta positivo al tampone infatti, dovrà rispettare nuove regole che, nei prossimi giorni, verranno diramate e il cui rispetto dovrà essere obbligatorio. Approfondiamo quindi questo argomento.
In arrivo nuove regole per l’isolamento di chi risulta positivo al Covid-19
Nelle prossime ore potrebbero arrivare nuove regole per chi risulta essere positivo al Coronavirus. Secondo le prime indiscrezioni, se si effettua un tampone il cui esito risulti essere positivo, si può procedere ad un’ulteriore verifica tramite un altro test dopo quarantott’ore dalla scomparsa dei sintomi.
Questo va a ribaltare tutte le norme di isolamento precedentemente adottate. Attualmente queste prevedono una quarantena di sette giorni prima di effettuare un altro test, il cui esito deve risultare ovviamente negativo.
Sicuramente questo andrebbe a favorire la socialità della persona che, molto spesso, si ritrova a doversi isolare, perdendo così ogni forma di contatto con la società.
Questa proposta potrebbe essere presentata dallo Stato proprio nei prossimi giorni, apportando quindi un drastico cambiamento alle regole a cui tutti abbiamo sempre dovuto sottostare.
Che cosa pensano gli esperti di queste nuove regole?
È impossibile sapere con anticipo se questa regola limiterà i danni o se causerà maggior disagio nella popolazione. Per questo motivo è stato chiesto agli esperti quale fosse il loro parere su questi cambiamenti.
Secondo Matteo Bassetti per esempio, sarebbe stato meglio promulgare questa regola già due mesi fa in quanto, così facendo, si sarebbe evitata la situazione attuale. Questo perché molte persone, risultando positive, fanno finta di ignorare la loro situazione e per non trascorrere in casa 7 o 10 giorni escono lo stesso.
La possibilità di effettuare un test dopo solo quarantott’ore andrebbe a limitare questo comportamento, in quanto il periodo di isolamento sarebbe relativamente breve.
Fabrizio Pregliasco invece, ha dichiarato che nel caso in cui questo provvedimento dovesse entrare in vigore, sarà più facile creare un regime di convivenza con il virus. Questo perché tutti devono imparare a convincerci anche se, al momento, risulta più importante invertire la tendenza dei contagi.
Come viene gestita la pandemia all’estero?
Se queste sono le regole che riguardano il territorio italiano, diversa è la situazione per quanto riguarda gli altri Paesi del mondo.
In Spagna e in Inghilterra, per esempio, i positivi non devono più isolarsi, in quanto da diverso tempo si cerca di rendere la pandemia un fattore endemico. Negli Stati Uniti e in Germania invece, è obbligatorio sottoporsi ad una quarantena di cinque giorni.
In Cina la situazione e sicuramente più delicata poiché, in caso di positività, vengono indetti dei piccoli lockdown al fine di contenere il virus.
La proposta fatta dallo Stato italiano potrebbe quindi concedere ulteriore libertà a tutti coloro che contraggono il virus, anche se bisognerà esibire un tampone negativo prima di rientrare in società. L’isolamento sarà dunque più breve, ma tutti dovranno rispettare i termini della quarantena fino alla scomparsa dei sintomi della malattia.
Siete favorevoli a questa nuova iniziativa proposta dallo Stato italiano? Pensate che così facendo il numero dei contagi calerà drasticamente? A voi i commenti!