Recentemente, alcuni giovani sono stati ricoverati dopo aver assunto White Snus. Cresce l’allarme sulla diffusione di questo prodotto. Ecco di che cosa si tratta!
Due ragazze di 13 anni sono state ricoverate d’urgenza a Ferrara dopo aver assunto White Snus, un prodotto che rilascia nicotina direttamente nel sangue senza bisogno di combustione. Entrambe hanno accusato gravi malori, riaccendendo il dibattito sui rischi per la salute di queste bustine prive di tabacco ma ricche di nicotina. Anche se la loro vendita ai minori è vietata, il loro consumo tra i giovani sta aumentando rapidamente.
Lo Snus tradizionale è un derivato del tabacco umido, consumato inserendolo tra il labbro e la gengiva. Molto diffuso in Svezia, è vietato nella maggior parte dell’Europa. Il White Snus, invece, non contiene tabacco ma solo nicotina e aromi, ed è legale in diversi paesi, Italia compresa. Nonostante l’assenza di combustione, la nicotina viene assorbita rapidamente nel sangue, creando dipendenza.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’industria del settore ha promosso il White Snus come un’alternativa meno pericolosa rispetto al fumo tradizionale, ma gli esperti avvertono sui suoi effetti nocivi, soprattutto tra i giovanissimi. Molti ragazzi iniziano a usarlo inconsapevoli del rischio di sviluppare una forte dipendenza.
La nicotina contenuta nel White Snus può causare problemi cognitivi, alterare la concentrazione e disturbare il sonno. Inoltre, le bustine possono provocare irritazioni gengivali, macchie sui denti e ulcere orali. Studi indicano che chi usa questo prodotto ha maggiori probabilità di diventare consumatore anche di sigarette tradizionali.
Un ulteriore problema riguarda la facile reperibilità: alcune aziende distribuiscono bustine gratuitamente fuori dalle scuole, e online è possibile ricevere campioni senza particolari controlli. Questo favorisce la diffusione tra i più giovani, esponendoli a seri rischi di dipendenza.
Il White Snus è diventato popolare anche tra gli sportivi, in particolare tra i calciatori della Premier League. Si stima che un giocatore su cinque lo utilizzi abitualmente. Jamie Vardy, attaccante del Leicester, ha ammesso di farne uso per rilassarsi, mentre ex professionisti denunciano la diffusione incontrollata negli spogliatoi.
Anche nel rugby emergono casi preoccupanti: il francese Hassane Kolingar ha raccontato di aver subito un arresto cardiaco dopo aver assunto Snus. Il suo episodio riaccende l’allarme sui possibili effetti cardiovascolari della nicotina ad alte dosi.
Nel Regno Unito si sta discutendo una legge per limitare l’accesso ai prodotti contenenti nicotina, vietando la vendita ai nati dopo il 2009 e regolamentando la pubblicità. Con l’aumento dell’uso di nicotina tra i giovani, anche altri paesi potrebbero seguire questa strada per arginare il fenomeno.
L’episodio di Ferrara dimostra che l’Italia non è immune dal problema. Il White Snus continua a diffondersi tra gli adolescenti, alimentato dalla percezione che sia meno dannoso rispetto al fumo. Ma quali saranno le conseguenze a lungo termine? Lascia un commento con la tua opinione!