Fino a poco tempo fa, possedere un libretto postale era un incentivo che molti italiani sceglievano di avere per tutelarsi in un ipotetico futuro. Con le nuove regole però si potrebbero perdere i propri risparmi!
La questione dei libretti di risparmio postale: ecco che cosa bisogna sapere
Da un po’ di tempo a questa parte, si parla di come i libretti di risparmio potrebbero perdere il loro potere e diventare del tutto inutili. Da giugno infatti, nuove riforme andranno a focalizzarsi su questo aspetto, facendo variare drasticamente la disciplina e le regole a cui tutti eravamo abituati.
Quando si parla di libretti postali dormienti si fa riferimento a degli strumenti che non vengono utilizzati da più di 10 anni, che non risultano in qualche modo bloccati e che hanno sul proprio conto un importo superiore ai 100 €.
Il saldo di questi libretti dormienti è solitamente trasferito ad un fondo di proprietà della Consap, che si occupa di gestirlo e verificare che tutte le condizioni di utilizzo vengano rispettate.
Quando viene superata la soglia dei 10 anni di inattività, questi conti vengono definiti dormienti, ma devono comunque rispettare le condizioni che abbiamo elencato prima. Entro tale data è fondamentale ricordare che il deposito dormiente dovrà essere estinto, a meno che non si presentino particolari condizioni.
Le nuove regole previste a partire da giugno 2022
Nel mese di giugno, tutti i libretti che sono stati definiti come dormienti verranno estinti laddove non si fossero registrati movimenti fino al 30 novembre 2021. In questo modo, sarà possibile procedere a quello che viene definito censimento anagrafico.
Per fare tutto questo è fondamentale consultare il proprio libretto dormiente attraverso un tipo di operazione che può basarsi su quattro metodologie differenti.
Questo particolare procedimento potrà essere effettuato sul sito di Poste Italiane seguendo l’iter riportato sul portale, oppure utilizzando il software Adobe Acrobat Reader in correlazione al proprio numero di identificazione. Qualora non si avessero particolari affinità con le applicazioni, si può telefonare al numero indicato dal sistema o recarsi personalmente presso l’ufficio postale di zona.
Come bisogna comportarsi nel caso in cui si avesse un libretto postale dormiente?
Nel caso in cui si fosse intestatari di un libretto postale dormiente, è importante presentarsi entro e non oltre il 20 ottobre 2022 nel proprio ufficio postale di appartenenza.
In questo modo sarà possibile comunicare la propria volontà e autorizzare il censimento anagrafico del libretto. Qualora questa ricerca non venisse portata a termine entro il 20 ottobre, Poste Italiane otterrà l’autorizzazione per estinguere il libretto, il cui fondo presente sullo stesso verrà dovuto al ConSAP.
Esiste però la possibilità di recuperare alcune somme anche nel caso in cui queste fossero già state trasferite al Consap. Basterà, infatti, rivolgersi all’ente preposto e richiedere il rimborso entro e non oltre i 10 anni dalla data della relativa dormienza.
Per fare questo sarà sufficiente chiedere l’attestazione presso la banca di riferimento e scaricare il modello precompilato presente sul sito. La domanda vera presa in esame da Consap e, qualora si dovessero presentare i giusti requisiti, questa verrà accolta e il rimborso erogato.
È possibile inoltrare la domanda allegando il modello ad una ricevuta di ritorno oppure procedere all’invio della stessa tramite il portale virtuale. Ovviamente nulla assicura che il rimborso verrà erogato, poiché esistono dei casi specifici in cui non è possibile attuare questa clausola.
Il rimborso infatti, non può avvenire qualora si sia beneficiari di assegni circolari che hanno superato la prescrizione triennale o se il rapporto dormiente risulta cessato da un tempo maggiore rispetto a quanto indicato dalla legge.
Eravate a conoscenza delle modifiche della legge in merito alla gestione dei libretti postali dormienti? A voi i commenti!