Dopo il caso Pandoro e la sparizione dai social, Chiara Ferragni è tornata. Ma ha ricevuto pessime notizie per quanto riguarda la collaborazione con Coca-Cola. Ecco cos’è successo!
Coca Cola ha sospeso la sua collaborazione con l’influencer Chiara Ferragni, dichiarando di non prevedere l’uso del materiale girato con lei nel 2023. Questa decisione segue un trend simile da parte di altri sponsor, come Balocco e Safilo, che hanno interrotto i loro rapporti con Ferragni a seguito di controversie.
La campagna natalizia di Balocco con Ferragni ha attirato l’attenzione dell’Antitrust, che ha sanzionato l’azienda e le società legate a Ferragni per pratica commerciale scorretta. Ferragni, pur ammettendo errori nella gestione della vicenda, ha annunciato un ricorso contro la decisione dell’Autorità. La procura di Milano sta esaminando i documenti dell’Antitrust per valutare eventuali reati e iscrizioni nel registro degli indagati.
Dopo un periodo di assenza dai social media, Ferragni è tornata a condividere contenuti, segnalando una ripresa delle sue attività online. Nonostante le difficoltà recenti, ha firmato un contratto con un famoso marchio internazionale, come rivelato da La Repubblica.
Il caso Ferragni ha catturato anche l’attenzione della Premier Giorgia Meloni, che durante una conferenza stampa ha sottolineato la necessità di maggiore trasparenza nella beneficenza. Ha evidenziato il valore di chi produce prodotti di eccellenza italiani rispetto a chi li promuove, senza intenzione di attaccare personalmente Ferragni.
Il brand Chiara Ferragni, lanciato nel 2013, inizialmente focalizzato sulle scarpe di moda, si è successivamente espanso includendo abiti, accessori, prodotti di bellezza, gioielli e biancheria intima, tutti caratterizzati dal logo a forma di occhio. Questa espansione mostra l’evoluzione di Ferragni da influencer a imprenditrice affermata nel mondo della moda.
La situazione attuale di Ferragni sottolinea le sfide che gli influencer possono incontrare nella collaborazione con grandi marchi e nell’ambito della pubblicità, evidenziando l’importanza della trasparenza e dell’etica nella gestione delle partnership commerciali. Cosa ne pensate? A voi i commenti!