La situazione per le Agenzie delle Entrate si sta facendo davvero difficile: le cartelle esattoriali sono diventate troppe e le tasse non riscosse superano i 1.100 miliardi. Cosa sta succedendo?
Aumento delle cartelle esattoriali: tasse non pagate per miliardi di euro
Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha annunciato che la situazione riscontrata nel magazzino dell’istituzione è diventata difficile da gestire.
L’uomo ha dichiarato che questo luogo è pensato per accogliere tutte le cartelle di riscossione degli ultimi tre anni. In realtà, queste cartelle superano i 140 milioni e i crediti persi risalgono a diversi miliardi di euro.
Ruffini ha inoltre aggiunto come l’Italia sia l’unico paese a mantenere per moltissimi anni tutte queste cartelle. Prima o poi è doveroso fare una scelta. Il sovraccarico di lavoro ha fatto sì che tutti i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate non riescano a fronteggiare questa emergenza.
Agenzia delle Entrate: crediti non riscossi destinati ad aumentare nel tempo
Ruffini ha continuato il suo discorso dicendo che il Parlamento conosce la situazione da diversi anni. Più volte si è tentato di ridurre questa pressione, ma nulla ha portato ad una soluzione definitiva.
È stato stimato che i crediti in entrata si aggirano intorno ai 70 miliardi l’anno, ma la riscossione registrata è di soli 10. In seguito alla pandemia, la situazione è nettamente peggiorata poiché molte tasse sono state sospese.
Le segnalazioni inviate ai vari Comuni continuano ad aumentare, ma pochi si prestano alle procedure di accertamento fiscale.
Stesso discorso riguarda la posizione delle piccole città. Queste hanno predisposto delle verifiche per accertare il contributo dei cittadini. A conti fatti però, solamente una piccola parte di queste ha autorizzato tale manovra.
Ruffini annuncia: “Urge trovare una soluzione per la gestione del magazzino”
Nonostante alcune soluzioni proposte dallo Stato, come la rottamazione e lo stralcio, la situazione delle cartelle esattoriali non accenna a migliorare.
Durante gli ultimi mesi, alcune cartelle di riscossione relative agli anni 2020 e 2021 non sono state inviate proprio per tutelare i cittadini. Questi sono stati colpiti dalla pandemia e quindi il governo ha tentato di concedere un periodo di sollievo a tutte le famiglie.
Secondo Ruffini é davvero importante trovare una soluzione relativa alla gestione del magazzino. Tutto questo potrebbe avvenire aumentando il ruolo della riscossione oppure attuando degli interventi diretti sul magazzino.
Questo luogo è diventato impraticabile a livello fisico, ed è per questo che è stato proposto di passare alla digitalizzazione dei contenuti. In questo modo le cartelle da esaminare verrebbero ordinate su di un software e ogni cittadino potrebbe riceverle e visionarle in tutta comodità.
Questo sistema è stato adottato da poco ed è ancora troppo presto per verificare il rapporto fra svantaggi e benefici.
Ruffini ha poi concluso il suo intervento dichiarando che se tutti i cittadini contribuissero attivamente alla situazione, tutto questo sarebbe molto più facile da gestire.
Se invece ogni italiano si trovasse a fare ricorso all’Agenzia delle Entrate in questo momento, il sistema potrebbe collassare poiché disorganizzato.
Optare per la digitalizzazione delle cartelle esattoriali potrebbe salvare le sorti del magazzino dell’Agenzia delle Entrate? Secondo voi in che modo lo Stato può intervenire?