• Ven. Nov 22nd, 2024

Domenico De Masi è morto all’età di 85 anni. È stato Il Fatto Quotidiano, di cui era Direttore della Scuola, a dare la notizia della sua scomparsa. Ecco le cause che hanno provocato la morte del sociologo.

 

La morte di De Masi: la scoperta della malattia

Domenico De Masi era professore emerito di Sociologia del Lavoro presso La Sapienza di Roma. Stiamo parlando di uno dei sociologi più famosi in Italia. Ha anche pubblicato diversi libri per molte case editrici. Tra queste Rizzoli, Einaudi e Marsilio.
Lo scorso 15 Agosto, durante una vacanza a Ravello, aveva scoperto casualmente di essere affetto da una malattia molto invasiva. I dottori del Policlinico Gemelli di Roma gli avevano rivelato che gli sarebbe rimasto poco tempo da vivere.

Il professore è stato lucido fino alla fine, affrontando la sua condizione con molta serenità, secondo le dichiarazioni dei suoi amici più intimi. La morte del sociologo dei lavoratori ha sconvolto il mondo della politica e della cultura. In molti hanno voluto dedicargli un pensiero.
Beppe Grillo ha ricordato De Masi in un tweet, definendolo un punto di riferimento per il M5s, menzionando il suo senso dell’umorismo e confermandogli il suo affetto.

Giuseppe Conte, Presidente del M5s, ha scritto sui Social che per lui è stato un amico sincero con il quale confrontarsi su diversi
argomenti. Chiara Appendino ha voluto lasciare un messaggio su X, in cui ricorda De Masi come uno studioso del mondo del lavoro con lo sguardo rivolto al futuro e alle innovazioni. Anche Elly Schlein, segretaria del PD, ha espresso il suo cordoglio per la morte del noto sociologo. Ha poi espresso le sue condoglianze ai familiari e agli amici del professore. Sono tantissimi i messaggi e i commenti pubblicati sui social nelle ultime ore. Tra questi anche quelli di Pierluigi Bersani e di Adolfo Urso.

Domenico De Masi: chi era il sociologo dei lavoratori?

Domenico De Masi è nato il 1° Febbraio 1938 a Rotello, in provincia di Campobasso. Dopo aver frequentato il liceo a Caserta, ha studiato Giurisprudenza presso l’Università di Perugia, laureandosi nel 1960. Successivamente si è specializzato in Sociologia del Lavoro, a Parigi. Il noto sociologo ha dedicato la sua vita allo studio e all’insegnamento, svolgendo il suo lavoro tra Roma, Milano, Sassari e Napoli e viaggiando molto. La sua carriera accademica è iniziata a Napoli presso l’Università Federico II.

Qui è diventato assistente alla cattedra di Sociologia. Nello stesso periodo ha svolto anche il lavoro di ricercatore presso il Centro Studi Nord e Sud, sotto la direzione di Giuseppe Galasso. In seguito si è spostato a Milano per collaborare con la società CMF del gruppo Iri Finsider. Nel 1966 è diventato docente e consulente di Sociologia del Lavoro presso l’IFAP. De Masi ha insegnato Sociologia del Lavoro all’Università di Sassari e Sociologia Generale presso l’Università Orientale di Napoli.

Successivamente è tornato alla Federico II come docente di Metodi e tecniche della Ricerca Sociale. Nel 1977 si è trasferito presso l’Università La Sapienza di Roma, diventando Preside della facoltà di Scienze della Comunicazione. De Masi è apparso diverse volte anche in TV, diventando un volto noto del piccolo schermo. I suoi lavori sono stati tradotti in diverse lingue ed è diventato famoso anche in Brasile, dove è stato nominato cittadino onorario di Rio de Janeiro.

Domenico De Masi lascia veramente una grande eredità a livello culturale e umano, non credete anche voi?