Successore del phising, arriva il vishing, la truffa nuova di zecca preferita dagli hacker. In un mondo dominato dall’internet è semplice incappare in questa truffa, ma è ancora più facile non esserne vittima. Vediamo come.
Attraverso questa insidia fresca, gli hacker che ci lavorano su sono in grado di entrare nei conti correnti dei malcapitati. Con una truffa svolta telefonicamente una un’azienda romana è caduta in rovina, perdendo circa 60mila euro. Si tratta del “vishing”, una frode che punta ad ottenere dati sensibili e informazioni private con l’inganno direttamente dalla vittima. Può essere compiuta per via telefonica o, come negli ultimi periodi spesso succede, via mail. I malintenzionati effettuano telefonate e mandano mail, chiedendo alla vittima di fornire i propri dati ad un “operatore”. Sembra tutto vero, ma invece è una truffa proprio come il phishing. Di che cosa si tratta e come si fa ad evitare queste spiacevoli sorprese?
Negli ultimi tempi la Polizia Postale ha registrato un aumento delle denunce di vishing. Il truffato può essere chiunque, dall’anziano che cerca i risultati di una partita, ad un giovane che non penserebbe mai di essere vittima di questi tranelli. Quante volte abbiamo letto degli annunci allettanti nelle pagine che visitavamo?
Certamente il web ci governa; siamo quasi intrappolati in quella che è la rete, che a volte piò risultare meschina e malfatta. Ma è possibile, attraverso una serie si accorgimenti, che renderanno la nostra vita sulla rete più sicura. Ogni giorno mandiamo e riceviamo un numero di mail tale da non ricordarci nemmeno più i rispettivi destinatari e mittenti. Questa è l’àncora di salvezza delle truffe: la poca attenzione che, inconsciamente, diamo a ciò che ci viene inviato. A volte apriamo le mail e i loro link senza controllare se effettivamente il mittente sia reale, cosa che è assolutamente da non fare. Cliccando su alcuni dei link truffa si accede, o meglio si pensa di accedere al sito web, che apparentemente sembra lo stesso identico a quello della nostra banca, ma così non è. Tuttavia ci sono alcuni modi per non essere vittima di questi pericolosi raggiri.
Il vishing preoccupa tutti: dalle associazioni ai privati. Una cosa che è altamente consigliabile fare è sicuramente il non diffondere dati personali in giro sul web e non cominicare a nessuno le proprie password. Le Banche effettive non hanno bisogno di quest’ultime per sapere effettivamente chi siete, in caso di anomalia. Opportunamente bisogna diffidare di chi invece richiede queste cose, presentandosi come operatori di istituzioni pubbliche, importanti aziende o istituti bancari. Per combattere questa guerra è bene anche cambiare periodicamente i propri codici di accesso alle banche e alle istituzioni varie, e controllare i conti correnti quasi giornalmente. Ultimo accorgimento è segnalare eventuali truffe subite o possibili azioni sospette agli istituti competenti, che procederanno poi ad una attenta verifica.
Se tutto questo vi spaventa, è bene ricordare che non è il web ad essere cattivo o pericoloso, ma sono le persone che lo frequentano quelle a cui dovete fare attenzione.