In Texas, nello stabilimento di SpaceX, la navicella Starship di Elon Musk ha ultimato un test di accensione dei motori determinante.
L’avveniristica navetta della compagnia aerospaziale privata di Elon Musk si prepara a diventare il veicolo spaziale più potente e grande mai realizzato, pronto a trasportare l’uomo su Marte e sulla Luna.
La navicella Starship di Elon Musk supera il test di accensione motori
Il veicolo spaziale Starship di SpaceX ha completato un test di funzionamento essenziale, inserito nella tabella di marcia. E’ destinato a diventare la navicella spaziale più grande e potente della storia superando anche lo Space Launch System (SLS) della NASA. Il 16 novembre 2022, SLS ha lanciato la navetta Orion in orbita attorno alla Luna. Questo primo step eseguito con successo fa parte del programma Artemis.
Il test ‘static fire’ è stato effettuato il 9 febbraio nel complesso di ricerca e sviluppo di SpaceX che si trova a Boca Chica, in Texas. La navicella non è decollata dalla piattaforma di lancio. Si è trattato di una prova statica ma decisamente importante per dar modo agli ingegneri di verificare l’accensione ed il funzionamento dei motori.
Il Super Heavy, il razzo lanciatore che si trova alla base del veicolo spaziale, è dotato di motori potentissimi. L’intero sistema è costituito dal razzo e dalla navetta che ospiterà l’equipaggio. Il tutto tradotto in un colosso alto 120 metri che dispone di 33 motori Raptor V2 posti al di sotto del cilindro del Super Heavy alto 70 metri.
Test statico di accensione della navicella Starship: dettagli
Come è andato il test?
Un motore non ha funzionato, un altro presentava anomalie ed è stato spento prima dell’accensione. Tutto sommato, dei totali 33 motori, 31 si sono accesi. Sarebbe bastata la loro spinta per portare la navetta in orbita. Gli ingegneri, però, sono pignoli e vogliono che tutto funzioni perfettamente. Stanno analizzando i dati raccolti e, se la prova statica li soddisferà appieno, la Starship potrebbe effettuare il suo primo volo nelle prossime settimane.
Nonostante i piccoli intoppi, il fondatore e CEO di SpaceX Elon Musk si dichiara soddisfatto dei risultati raggiunti finora.
Nei prossimi anni, la Starship aiuterà la NASA a trasportare sulla Luna gli astronauti contribuendo al programma Artemis. Non solo: andrà alla conquista di Marte. L’ottimista Elon Musk la vede atterrare sul Pianeta Rosso tra due anni ma, secondo stime più credibili, si calcola che la prima operazione potrà avvenire intorno alla metà del prossimo decennio. Nel frattempo, si lavora sul collaudo di tecnologie idonee all’ambizioso traguardo.
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