Il cuore della Terra sembra avere perdite di un gas intrappolato durante la sua formazione. Uno studio ha scoperto il fenomeno analizzando rocce vulcaniche.
Gas intrappolato nel cuore della Terra: studio americano
Un gas intrappolato nel nucleo del nostro pianeta pare stia risalendo in superficie. Il gas in questione è l’elio-3, sequestrato nel cuore della Terra durante la sua formazione.
La risalita del gas in superficie è stata dimostrata da uno studio americano pubblicato su Nature. Gli scienziati hanno analizzato rocce vulcaniche dell’isola di Baffin, la più grande dell’arcipelago artico canadese. Queste rocce, risalenti a 64 milioni di anni fa, contengono alte concentrazioni di elio-3. Ciò dimostra una lenta perdita di gas primordiale dal cuore della Terra.
Il principale autore dello studio è il dottor Forrest Horton del Dipartimento di geologia e geofisica della Woods Hole Oceanographic Institution, nel Massachusetts.
La più alta concentrazione di elio-3 mai rilevata sulla Terra
L’elio-3 rappresenta un isotopo estremamente raro sul nostro pianeta. Abbonda, invece, nello spazio, in particolare sulla Luna e sul Sole.
Nella prima fase di accrescimento planetario, l’elio-3 incorporato dal vento solare o dalla nebulosa solare, è rimasto intrappolato nelle profondità della Terra. Dopo miliardi di anni di attività vulcanica, il gas risalito in superficie si sarebbe disperso nell’atmosfera e nello spazio. Eppure, le tracce trovate nelle rocce vulcaniche dell’isola di Baffin suggeriscono la presenza di questo gas in un antico serbatoio prossimo al mantello.
L’ipotesi è stata formulata la prima volta nel 2003, con le prime ricerche sulle concentrazioni di elio-3 nelle rocce vulcaniche. Il più recente studio ha mostrato la più elevata concentrazione di elio-3 mai registrata sul nostro pianeta. I rapporti isotopici tra elio-3 ed elio-4 risultano 70 volte superiori a quelli dell’atmosfera.
Fuoriuscita di elio-3: impatto sul nostro pianeta
Il dottor Forrest Horton ha spiegato che l’elio-3 rilevato nelle rocce sarebbe fuoriuscito dal nucleo probabilmente 100 milioni di anni fa o anche prima. La fuoriuscita del gas non avrebbe ripercussioni negative sulla Terra. L’impatto sull’ambiente o sull’umanità è zero perché l’elio-3 non reagisce chimicamente con la materia.
A dirla tutta, la fuoriuscita di questo gas potrebbe risultare positiva per la tecnologia e la scienza. Si potrebbe comprendere meglio la formazione e l’evoluzione del nostro pianeta. Le tracce presenti nelle rocce vulcaniche potrebbero fornire indizi utili per capire in che modo i pianeti si formano da un vortice di gas primordiale e di polvere. Trovando un sistema per estrarlo in gran quantità dai gas vulcanici o dalle rocce, si potrebbe anche tentare di usare l’elio-3 come fonte di energia pulita.
Che ne pensate di questa scoperta scientifica? A voi i commenti!