Ogni cittadino possiede lo Spid, la cosiddetta identità digitale. Secondo le ultime indiscrezioni però, il Governo Meloni sarebbe pronto ad intervenire sulla questione. Ecco dunque che cosa potrebbe cambiare.
Alessio Butti e la questione dello Spid
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessio Butti, ha deciso di parlare in merito alla questione relativa allo Spid. Lo Spid è un codice che permette ad ogni utente di avere un’identità virtuale. Serve infatti per accedere ai diversi servizi del web, ma anche a tutti quelli relativi alla burocrazia italiana. Alessio Butti ha quindi comunicato di come il Governo Meloni stia pensando di eliminare gradualmente l’esistenza dello Spid.
Questo verrà sostituito dalla nuova identità digitale, ovvero quella fornita dalla carta d’identità elettronica, la cosiddetta CIE. L’intento è quindi quello di semplificare tutte le procedure messe a disposizione della Pubblica Amministrazione. Ma qual è la differenza principale tra queste due risorse?
Spid è l’acronimo di sistema pubblico di identità digitale. Si tratta di un codice grazie al quale si possono sbrigare in maniera semplice e veloce tutti i servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. Lo stesso è richiesto anche per l’effettuazione dei pagamenti o per la sottoscrizione di bonus e agevolazioni. Si tratta poi di un sistema che dovrebbe garantire l’accesso diretto ai vari servizi, limitando tutti gli errori che un sito potrebbe presentare.
La CIE invece, è la carta d’identità elettronica, un documento che da qualche tempo sta gradualmente sostituendo la carta d’identità cartacea. Questa è dotata di due microchip grazie ai quali è possibile entrare in possesso dei dati dell’utente in maniera immediata. E’ proprio per questo motivo che può essere utilizzata per i servizi online. Questa può inoltre essere associata ad una firma elettronica avanzata, l’unica in grado di validare l’identità del soggetto. Per entrare sul sito dell’Inps, per esempio, è necessario essere in possesso dello Spid o della CIE. Solo in questo modo sarà possibile procedere all’autenticazione e accedere al servizio della previdenza sociale.
Quale sarà la sorte dell’identità digitale?
In molti si chiedono quale sarà il destino dell’identità digitale laddove il Governo decidesse di abolire il codice Spid. Questo perché la maggior parte delle persone è già in possesso di questo sistema, mentre la CIE è presente, ma in quantità sicuramente inferiore. Bisogna quindi intuire in che modo tutte queste persone potrebbero sostituire la loro identità digitale.
Per il Governo però, il problema non sussiste in quanto la carta d’identità elettronica è il sistema più sicuro per accedere ad ogni tipo di servizio. Lo stesso parere è stato condiviso dall’Unione Europea. Al momento quindi, non si sa ancora come evolverà la situazione. Solamente nel 2025 infatti, verranno rilasciate nuove informazioni in merito all’identità digitale europea.
Eravate a conoscenza dell’esistenza dello Spid o della carta d’identità elettronica? Quale dei due strumenti siete soliti utilizzare per quanto riguarda l’utilizzo della vostra identità digitale? A voi i commenti!