• Mer. Apr 2nd, 2025

Variante Kawasaki: Sintomi e Come Si Trasmette!

Scopri tutto sulla variante Kawasaki: i sintomi, le modalità di trasmissione e come affrontarla. Ecco tutte le informazioni!

 

In queste settimane, il Regno Unito ha registrato un incremento dei casi legati alla variante Kawasaki del Norovirus, un ceppo particolarmente contagioso che sta preoccupando genitori e pediatri. Il virus, noto per causare gastroenteriti acute, sta attirando l’attenzione anche in Italia, dove si teme una diffusione simile. Ma di cosa si tratta esattamente?

Il Norovirus Kawasaki appartiene al genogruppo GII.17 e provoca sintomi classici di gastroenterite, come diarrea e disidratazione severa. La sua alta contagiosità ne facilita la trasmissione, sia per via orofecale che per via aerea, rendendolo particolarmente insidioso in ambienti affollati come scuole e navi da crociera.

A differenza della malattia di Kawasaki, che è una vasculite infiammatoria, il Norovirus Kawasaki non colpisce i vasi sanguigni né è legato a infezioni respiratorie come il Covid-19. Questo tipo di gastroenterite può essere pericoloso soprattutto per bambini piccoli e soggetti fragili, dove la disidratazione rappresenta il rischio maggiore.

Secondo gli esperti, la variante Kawasaki non segue una stagionalità precisa, ma la sua capacità di diffusione è amplificata dal contatto ravvicinato tra le persone. In passato, epidemie simili sono state osservate in Giappone e anche in alcune regioni italiane, come il Trentino e la Lombardia, dove il virus era stato rilevato nell’acqua potabile.

Prevenire la diffusione del Norovirus Kawasaki richiede semplici regole igieniche, come lavarsi le mani frequentemente e disinfettare le superfici. Per i bambini contagiati, la priorità è mantenere un’idratazione costante. La malattia si risolve generalmente in pochi giorni senza bisogno di antibiotici, ma nei casi più gravi possono essere usati farmaci sintomatici.

L’allerta rimane alta, ma senza creare panico: conoscere i sintomi e adottare misure preventive può fare la differenza. Hai mai avuto esperienza con infezioni simili? Raccontaci nei commenti!