Sulla base delle ultime dichiarazioni, il rischio di contagio scatenato dal vaiolo delle scimmie aumenta in caso di animali infetti. Il tutto potrebbe assumere dei risvolti più gravi. Attualmente i casi riconosciuti in Italia sono quattro. Gli esperti svelano le loro paure!
Virus del vaiolo delle scimmie: quali sono le paure degli esperti?
Il virus del vaiolo delle scimmie è una malattia endemica per quanto riguarda il continente africano. Questo sta a significare che si tratta di un virus che è possibile incontrare nella vita di tutti giorni, ma la cui pericolosità non risulta essere particolarmente grave.
Il vaiolo è invece stato debellato in Europa già da diverso tempo, motivo per cui gli esperti temono che il rischio endemico possa raggiungere anche la nostra penisola.
L’allarme è stato lanciato dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
L’istituto ha evidenziato come la possibile fonte del contagio sia quasi del tutto correlata alla presenza di animali infetti. È quindi doveroso instaurare un regime di collaborazione fra la sanità umana e quella veterinaria, in modo da prevenire ogni più piccola forma di contagio.
Al momento non si hanno ancora molte informazioni in merito, anche se è raccomandabile rimanere isolati nel caso in cui dovessero comparire dei sintomi. Solitamente la malattia esordisce entro 21 giorni dal contatto con il soggetto infetto. A oggi quattro casi sono stati confermati per quanto riguarda l’Italia, mentre molte altre persone sono in isolamento in via preventiva.
Come avviene la diffusione del vaiolo delle scimmie?
Attualmente la situazione risulta essere sotto controllo, in quanto non si parla di un’epidemia ma della possibilità di un aumento dei contagi nei prossimi giorni.
Al tempo stesso, contrarre questo virus è molto più difficile rispetto al COVID-19 l, in quanto l’infezione può essere trasmessa attraverso i rapporti sessuali o tramite lo scambio di fluidi corporei. Per via aerea invece, la trasmissione del virus avviene attraverso piccole goccioline denominate droplex, che però hanno un potere infettivo solo se la distanza fra i due soggetti è minima.
Nella maggior parte dei casi comunque, il contagio va a verificarsi nella zona delle mucose o laddove la pelle presenti lesioni o abrasioni, spesso esposte ai vari agenti infettivi.
Il presidente dell’ECDC ha quindi valutato che, al il momento, sono gli 8 i paesi europei coinvolti dal virus. Le varie indagini hanno stabilito che il metodo di trasmissione più pericoloso è quello legato ai rapporti sessuali.
È quindi fondamentale prestare attenzione ai diversi rapporti intimi ed evitare di cambiare partner laddove non si prendessero le dovute precauzioni.
Secondo il Ministero della Salute inoltre, il virus riuscirebbe ad avere degli effetti più gravi sulle persone immunodepresse, sulle donne incinte e anche sui bambini piccoli.
Tali individui infatti , per un motivo o per l’altro, hanno un apparato immunitario molto più compromesso rispetto ad altre persone. Questo è il motivo per cui, qualora dovessero contrarre il virus, potrebbero essere esposti a degli eventi avversi molto più gravi.
Il virus del vaiolo della scimmia si diffonderà o si riuscirà a trovare un metodo per bloccare il contagio prima che questo diventi endemico? A voi i commenti!