Il morbillo sta tornando in modo preoccupante, anche attraverso decessi. Una crescita anomala dei casi in Europa. Ecco che cosa sta accadendo!
Il morbillo, malattia che sembrava ormai sotto controllo, sta tornando a colpire duramente. Negli Stati Uniti, un’improvvisa impennata di contagi ha già provocato due morti, segnando il primo ritorno di decessi legati al virus dopo anni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la situazione come un evento anomalo con gravi implicazioni per la salute pubblica.
Quasi 400 contagi sono stati registrati in appena poche settimane. Gli Stati più colpiti sono il Texas e il New Mexico, ma il virus si sta diffondendo anche oltre confine, fino al Messico. Le autorità sanitarie americane, insieme all’OMS, hanno invitato a non sottovalutare l’accaduto.
In Europa il trend non è più rassicurante. Dopo un lungo periodo di calma dovuto alla pandemia di Covid e alle restrizioni, il morbillo è tornato a diffondersi con forza. I numeri parlano chiaro: oltre 32.000 diagnosi in un anno. E l’Italia non è esclusa dal quadro critico.
Nel nostro Paese, i casi hanno superato quota 1.000 nell’ultimo anno. Solo la Romania ne ha registrati di più. Le regioni più colpite vedono una concentrazione preoccupante tra i bambini piccoli e i giovani adulti.
Secondo l’epidemiologo Massimo Ciccozzi, il problema principale è la mancanza di vaccinazioni. La cosiddetta stanchezza vaccinale sta creando un vuoto pericoloso nella copertura immunitaria. La sfiducia, cresciuta soprattutto dopo la pandemia, ha lasciato molti scoperti.
Le conseguenze non sono da sottovalutare: complicanze polmonari, encefaliti e persino la morte, con un tasso di mortalità di 1 caso su 1.000. In primavera, il rischio aumenta ancora, poiché la stagione favorisce la circolazione del virus.
Le autorità sanitarie invitano quindi a vaccinarsi, anche ora. La doppia dose garantisce una protezione efficace fino al 90%. Chi non è immunizzato rischia non solo per sé, ma anche per chi non può vaccinarsi, come gli immunodepressi.
Negli USA, intanto, ha fatto discutere una recente dichiarazione del segretario alla Salute, Robert J. Kennedy, che ha riacceso dubbi infondati sul legame tra vaccino e autismo. Un’affermazione smentita da decenni di ricerche, ma che rischia di alimentare ulteriore disinformazione.
È davvero il momento di riflettere: il morbillo è una malattia evitabile. Ma senza prevenzione, può trasformarsi in una tragedia annunciata. Tu cosa ne pensi? Lascia il tuo commento e condividi la tua opinione.