Anche una volta terminata la degenza da Covid, molti pazienti possono riscontrare delle ripercussioni. I ricercatori affermano che si tratta della compromissione del sistema immunitario e circolatorio, ma anche dei polmoni e del cervello. Vediamo meglio in cosa consiste la sindrome Long Covid!
La sindrome respiratoria causata dal Coronavirus tende a guarire completamente nell’arco di due-sei settimane. Questo accade almeno nella maggior parte dei casi, una volta superata la fase acuta e riscontrata la negativizzazione del tampone molecolare. In alcune persone, però, il recupero non avviene entro due mesi. Il tempo che occorre loro per riprendersi dal virus può protrarsi determinando una lunga convalescenza, detta anche Long Covid. Ormai questo termine è quasi universalmente noto, e in tanti hanno provato quello che è uno dei suoi sintomi più comuni: una lunga e persistente senso di stanchezza e debolezza. I portatori a lungo termine, infatti, manifestano disturbi e segni clinici correlati alla sindrome più a lungo.
I pazienti con Long Covid sembrano essere coloro che, già prima di aver contratto il virus, avevano problemi a livello immunitario. Il Coronavirus, quindi, avrebbe solo peggiorato ulteriormente il loro sistema imunitario, facendoli disperare anche dopo esser risultati negativi. E anche se i soggetti più a rischio sono quelli che avevano già delle disfunzioni, non è da escludere il fatto che anche un semplice paziente sano potrebbe contrarlo.
Le cause sono ancora ignote e i ricercatori stanno cercando di capire quale logica segue la sindrome post-Covid. Una prima spiegazione è che il corpo stia ancora combattendo i gli ultimi resti del coronavirus. Un’ulteriore possibilità è che l’infezione virale iniziale scateni un’infiammazione cronica, possibilmente riattivando altri virus nel corpo del paziente che sono normalmente dormienti.
Secondo il CDC, Centers for Disease Control, il Long Covid comporta una serie di sintomi che possono durare settimane o mesi dopo un’infezione iniziale da Covid-19, indipendentemente dal fatto che l’infezione fosse lieve o grave. Molti pazienti affetti da Long Covid hanno difficoltà a fare attività fisica per molto tempo dopo l’infezione iniziale e sperimentano una ricaduta dei sintomi se fanno esercizio fisico. Gli studi iniziali suggeriscono che alla base di questo problema ci sarebbe una disfunzione del sistema circolatorio, che potrebbe compromettere temporaneamente il flusso di ossigeno. Un altro sentore tipico di questa sindrome è la perdita di memoria e varie disfunzioni a livello neurologico. Infatti chi ne è affetto può soffrire di deficit cognitivi prolungati, inclusa una ridotta capacità di attenzione, minore memoria e difficoltà a ricercare alcune parole.
Se la malattia acuta non è ancora del tutto nota, molte meno sono le certezze per quel che riguarda il Long-Covid. Uno studio del primo trimestre del 2021 afferma che un terzo delle persone che contraggono un caso lieve di Covid-19 manifesta ancora sintomi fino a tre mesi dopo l’infezione iniziale. Altri studi dicono che si può protrarre per un anno o più. Cosa si deve fare, quindi, in caso di Long Covid? Sicuramente è bene procedere ad una riabilitazione dei pazienti che hanno sofferto il virus e quanto più questa è precoce, tanto più rapida e completa è la ripresa.