La sanità pubblica continua ad essere al centro di molte discussioni, dato che a causa di esse, probabilmente entreremmo in crisi finanziaria. Ecco che cosa sta accadendo!
In un appassionato appello al paese, eminenti figure del mondo scientifico e della ricerca sanitaria italiana hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione per il salvataggio del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), messo a dura prova da anni di sottofinanziamento e sfide crescenti. Il documento, firmato da 14 rinomati scienziati (tra cui Ottavio Davini, Enrico Alleva e Silvio Garattini), sottolinea l’urgenza di adeguare il finanziamento del SSN agli standard europei, ovvero all’8% del PIL, per garantire un servizio pubblico efficiente e inclusivo.
Dal suo esordio nel 1978 fino al 2019, il SSN italiano ha registrato uno dei più significativi aumenti dell’aspettativa di vita tra i paesi a reddito elevato, passando da 73,8 a 83,6 anni. Tuttavia, le attuali condizioni finanziarie e le disparità regionali minacciano l’integrità e l’efficacia del sistema. L’articolo evidenzia come l’evoluzione tecnologica, i cambiamenti demografici e le pressioni economiche abbiano portato a un marcato sottofinanziamento del SSN, compromettendo la capacità di fornire i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e accentuando le disuguaglianze sanitarie tra il Nord e il Sud del paese.
Gli scienziati propongono un piano straordinario di finanziamento del SSN, enfatizzando la necessità di investire in ricerca e innovazione, migliorare l’infrastruttura sanitaria, valorizzare e tutelare gli operatori sanitari e incrementare la spesa per la prevenzione. Essi avvertono che senza un’azione decisa, il divario nella prevenzione primaria e la garanzia di condizioni di lavoro sostenibili per i professionisti del settore potrebbero portare a una crisi irrisolvibile.
Cosa ne pensate? A voi i commenti!