• Ven. Nov 22nd, 2024

Oblio Oncologico, Stop Alle Discriminazioni: Nuova Legge Approvata In Senato All’Unanimità!

Il ddl sull’oblio oncologico è stato approvato all’unanimità in Senato. E’ stop alle discriminazioni per chi è guarito dal cancro. Ecco i dettagli.

 

Oblio oncologico: nuova legge approvata in Senato

In via definitiva e all’unanimità, è stato approvato in Senato il ddl sul diritto all’oblio per coloro che si sono ammalati di cancro e sono guariti. Questo provvedimento pone fine alle discriminazioni subite da coloro che hanno lottato contro il tumore e hanno vinto.

La nuova legge, composta da 5 articoli, prevede il divieto di chiedere informazioni sullo stato di salute (soprattutto per le malattie oncologiche pregresse). Tale divieto scatta in assenza di recidiva dopo 5 anni per coloro che si sono ammalati entro i 21 anni, dopo 10 anni negli altri casi.

Il provvedimento è valido in caso di adozioni, stipula di contratti di assicurazione e di operazioni o servizi finanziari e bancari, concorsi e selezioni.

Diritto all’oblio oncologico secondo la Costituzione e le convenzioni internazionali

L’articolo 1 della legge definisce l’oggetto e gli scopi della norma: diritto all’oblio per chi è guarito da un tumore, parità di trattamento, non discriminazione.

Tutto questo nel pieno rispetto di certi diritti tutelati dalla Costituzione agli articoli 2 (diritti inviolabili dell’uomo), 3 (pari dignità sociale e uguaglianza) e 32 (tutela della salute).

Il diritto all’oblio oncologico è associato anche ad alcuni articoli della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. In particolare, si lega alla non discriminazione, rispetto della vita privata e familiare, protezione dei dati personali e della salute, protezione dei consumatori.

Contratti bancari e assicurativi, concorsi e selezioni, adozioni

Nella stipulazione o rinnovo di contratti bancari, finanziari e assicurativi, l’articolo 2 della nuova norma non ammette la richiesta di informazioni riguardo a patologie oncologiche pregresse del contraente. Tutto questo a patto che la persona sia guarita e non si siano verificate recidive da oltre 10 anni dalla richiesta. Il periodo si riduce della metà (5 anni) se il tumore è insorto prima dei 21 anni di età.

Nell’articolo 4, il divieto si estende ai concorsi ed alle prove selettive pubbliche e private alle stesse condizioni dell’articolo 2.

Riguardo alle adozioni, l’articolo 3 va a modificare la legge 184 del 4 maggio 1983. Pone limiti alle indagini sullo stato di salute di chi vuole adottare. Non si può indagare su chi ha avuto un tumore se sono trascorsi oltre 10 anni dal termine del trattamento ortopedico ovvero oltre 5 anni, in assenza di recidive.

Infine, in base all’articolo 5, il ministro della Salute dovrà individuare eventuali patologie oncologiche per cui applicare termini inferiori a quelli stabiliti per il diritto all’oblio. Dovrà individuarli tramite decreto da emanare entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore della legge.

Che ne pensate del diritto all’oblio oncologico? A voi i commenti!