Dopo anni di attesa e di battaglie, il diritto all’oblio oncologico è finalmente realtà in Italia. Ecco cosa cambierà a partire dal 2024.
Dopo anni di attesa e di battaglie, il diritto all’oblio oncologico è finalmente realtà. Il 5 dicembre 2023, il Senato ha approvato all’unanimità la legge che sancisce il diritto delle persone guarite da un tumore di non dover più dichiarare la propria malattia in determinate circostanze.
La legge, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2024, prevede che le persone guarite da una neoplasia siano considerate guarite clinicamente dopo 10 anni dal termine delle cure, in assenza di recidiva. Per i pazienti di età inferiore ai 21 anni, il periodo di guarigione clinica è ridotto a 5 anni.
In queste circostanze, le persone guarite da un tumore non saranno più tenute a dichiarare la propria malattia in sede di concorsi pubblici, assunzione di lavoro, contratti assicurativi, accesso a prestazioni sanitarie e tutela legale.
La legge sull’oblio oncologico rappresenta un importante passo avanti per la tutela dei diritti delle persone guarite da un tumore. Essa contribuirà a ridurre le discriminazioni e a favorire la piena inclusione sociale di queste persone.
Come funziona la legge sull’oblio oncologico
La legge sull’oblio oncologico prevede una serie di disposizioni per garantire il diritto delle persone guarite da un tumore di non dover più dichiarare la propria malattia.
Innanzitutto, la legge definisce la guarigione clinica come la condizione di assenza di recidiva di malattia per un periodo di 10 anni dal termine delle cure per le neoplasie dell’adulto e di 5 anni per quelle dell’età pediatrica.
In secondo luogo, la legge stabilisce che le persone guarite clinicamente non siano più tenute a dichiarare la propria malattia in determinate circostanze. Queste circostanze sono:
Concorsi pubblici: le persone guarite clinicamente non saranno più tenute a dichiarare la propria malattia in sede di concorsi pubblici, fatta eccezione per i concorsi per l’accesso a professioni sanitarie o per l’assunzione di personale in particolari settori, come ad esempio la sicurezza sul lavoro.
Assunzione di lavoro: le persone guarite clinicamente non saranno più tenute a dichiarare la propria malattia in sede di assunzione di lavoro, fatta eccezione per i casi in cui la malattia possa costituire un rischio per la salute o la sicurezza del lavoratore.
Contratti assicurativi: le persone guarite clinicamente non saranno più tenute a dichiarare la propria malattia in sede di stipula di contratti assicurativi, fatta eccezione per i contratti di assicurazione sulla vita o sulla salute.
Accesso a prestazioni sanitarie: le persone guarite clinicamente non saranno più tenute a dichiarare la propria malattia in sede di accesso a prestazioni sanitarie, fatta eccezione per i casi in cui la malattia possa costituire un rischio per la salute o la sicurezza del paziente.
Tutela legale: le persone guarite clinicamente non saranno più tenute a dichiarare la propria malattia in sede di tutela legale, fatta eccezione per i casi in cui la malattia possa costituire un elemento rilevante per la controversia in corso.
L’importanza della legge sull’oblio oncologico
La legge sull’oblio oncologico rappresenta un importante passo avanti per la tutela dei diritti delle persone guarite da un tumore. Essa contribuirà a ridurre le discriminazioni e a favorire la piena inclusione sociale di queste persone.
Infatti, la legge consentirà alle persone guarite da un tumore di:
Partecipare a concorsi pubblici e assumere un lavoro senza essere discriminate.
Accedere a contratti assicurativi senza essere penalizzate.
Ricevere le cure necessarie senza essere discriminate.
Difendersi in tribunale senza essere penalizzate.
La legge sull’oblio oncologico è una conquista importante per le persone guarite da un tumore e per la società civile nel suo complesso. Essa rappresenta un passo avanti verso una società più inclusiva e giusta.
Le prossime tappe
La legge sull’oblio oncologico entrerà in vigore il 1° gennaio 2024.
Nel frattempo, è necessario che le istituzioni e le associazioni lavorino insieme per diffondere la conoscenza della legge e per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di garantire i diritti delle persone guarite da un tumore.