Matteo Bassetti avverte sui pericoli che la lobby dei farmaci sta creando. Ecco di che cosa si tratta!
Nel pieno della stagione influenzale, Matteo Bassetti, noto virologo e direttore delle Malattie Infettive al Policlinico San Martino di Genova, ha acceso i riflettori su un tema spesso sottovalutato: l’abuso di paracetamolo per il trattamento dei sintomi influenzali. Sebbene questo farmaco sia uno dei più utilizzati per abbassare la febbre, il suo uso improprio può comportare conseguenze gravi per la salute, in particolare per il fegato. Bassetti mette in guardia contro un atteggiamento superficiale e invita a un utilizzo moderato e consapevole, soprattutto in un momento in cui il picco influenzale non è ancora stato superato e si teme una seconda ondata nei prossimi mesi.
Quest’anno, la stagione influenzale si sta rivelando più aggressiva del solito, con già oltre 6,7 milioni di casi registrati in Italia. Le stime prevedono che il totale potrebbe superare i 15 milioni di contagi entro la fine della stagione. Le rigide condizioni climatiche, unite alla tendenza delle persone a trascorrere più tempo in ambienti chiusi, favoriscono una diffusione ancora più rapida del virus. Secondo Bassetti, la situazione richiede una maggiore consapevolezza non solo nella prevenzione, ma anche nell’uso dei farmaci comunemente utilizzati per alleviare i sintomi dell’influenza.
Il paracetamolo è uno dei farmaci più diffusi e facilmente reperibili, spesso acquistabile senza prescrizione medica. Tuttavia, l’uso eccessivo o improprio di questo medicinale può provocare danni significativi alla salute. Matteo Bassetti avverte che tra i principali rischi vi sono gravi danni al fegato, con livelli di transaminasi pericolosamente elevati, insufficienze cardiache, aumento della pressione arteriosa e ulcere gastriche. L’esperto raccomanda di assumere il paracetamolo solo in presenza di febbre alta (oltre i 38,5°C), limitandosi a un dosaggio massimo di 500 mg per singola dose e non superando i 2,5 grammi al giorno negli adulti. È inoltre fondamentale evitare l’abitudine di assumere il farmaco a orari prestabiliti, una pratica diffusa ma potenzialmente dannosa.
Per chi cerca opzioni diverse dal paracetamolo, esistono farmaci come l’ibuprofene e il ketoprofene, che non solo abbassano la febbre ma offrono anche proprietà antinfiammatorie utili per alleviare i sintomi influenzali. Tuttavia, anche in questo caso, è importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi trattamento farmacologico.
Bassetti ribadisce anche l’importanza di concentrarsi sulla prevenzione, sottolineando come il vaccino antinfluenzale rappresenti la misura più efficace per ridurre il rischio di complicazioni gravi. Sebbene non sia perfetto, il vaccino offre una protezione significativa, soprattutto per le categorie più vulnerabili come anziani, bambini e persone con patologie croniche.
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